AVETRANA – L’attività info-investigativa posta in essere dai carabinieri della Stazione di Avetrana, finalizzata al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti specie nell’ambiente giovanile, è culminata ieri sera con l’arresto per detenzione illecita di 2 chilogrammi circa di marijuana e di 45 piante di cannabis di un pregiudicato e di un incensurato, rispettivamente di 44 e di 25 anni, entrambi residenti ad Avetrana. L’attività posta in essere dai due, aveva permesso di abbattere i “costi di produzione”, massimizzando gli utili provenienti dallo smercio dello stupefacente, poiché si erano dotati di tutto l’occorrente per coltivarla, produrla e confezionarla, per poi rivenderla al dettaglio attraverso il più giovane dei due, ben inserito nell’ambiente giovanile del suo paese e dei paesi limitrofi. Nei giorni precedenti all’arresto, una minuziosa attività d’indagine consistita in appostamenti, pedinamenti e riscontri, ha permesso di individuare nel giardino dell’abitazione del più anziano il luogo in cui erano state messe a dimora 45 piante di cannabis indica. In un locale dell’attigua abitazione, invece, vi era il laboratorio dove veniva lavorato e confezionato lo stupefacente. Alle prime ore del mattino, i militari operanti hanno effettuato le perquisizioni domiciliari nei confronti dei due, al termine delle quali hanno rispettivamente sequestrato quarantacinque piante di marijuana dell’altezza variabile da 30 a 170 centimetri, due chilogrammi circa di marijuana, un bilancino di precisione e 80 grammi di sostanza da taglio del tipo mannitolo, suddivisa in otto confezioni in cellophane. All’incensurato è stato sequestrato un etto circa di marijuana, danaro contante per un importo pari a 700 euro circa in banconote di vario taglio e un bilancino di precisione.
Il valore dello stupefacente sequestrato è stimato in 10.000 euro circa. Nel contesto della stessa attività d’indagine è stato altresì denunciato un uomo originario di Avetrana per favoreggiamento personale. Gli arrestati, all’esito dei rilievi segnaletici, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Taranto, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!