La vittima riceve una telefonata oppure viene rintracciata da un sedicente avvocato che la informa di eventi inesistenti in cui sarebbero rimasti coinvolti familiari. Poi il falso legale – fissando con la vittima un incontro immediato – chiede subito dei soldi per sistemare le pendenze e si fa consegnare il denaro, andandosene con il malloppo. Una vera e propria truffa lampo che viene portata a termine in meno di mezz’ora soprattutto ai danni di anziani.
L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto a Taranto due giorni fa in pieno centro cittadino quando i truffatori hanno raggirato una signora 92enne, pensionata, che vive sola.
Immediatamente la donna ha contattato i Carabinieri della Stazione Taranto Centro i quali hanno avviato una rapida attività investigativa per individuare chi avesse sottratto alla vittima € 1.800,00 e diversi monili in oro del valore di € 9.000.00 circa.
I due truffatori si erano presentati a casa della donna spacciandosi per gli avvocati della figlia che, a loro dire, aveva poco prima causato un gravissimo incidente stradale venendo successivamente arrestata, facendosi così consegnare 1.800 euro in contanti nonché monili in oro e gioielli per un valore complessivo pari ad euro 9.000 quale onorario per la “difesa” della figlia.
Le immediate verifiche ed accertamenti condotti dai Carabinieri della Stazione Taranto Centro, hanno permesso d’individuare innanzitutto l’autovettura utilizzata dai “falsi avvocati” che veniva localizzata e rintracciata in autostrada già abbondantemente fuori Taranto e fermata con il concorso dei colleghi della Polizia Stradale impegnati in servizio di pattugliamento lungo quell’arteria, attivati proprio dai Carabinieri di Taranto.
I controlli e le perquisizioni effettuati a carico dei due soggetti bloccati, – entrambi napoletani uno quarantenne e l’altro venticinquenne – hanno permesso di rinvenire i 1.800 euro già divisi tra i due truffatori e l’ingente refurtiva, interamente recuperata, parte della quale nascosta negli slip di uno dei due. L’individuazione di entrambi si è resa possibile oltre che con l’indagine dei Carabinieri anche con la collaborazione della vittima che ha contribuito coraggiosamente all’identificazione dei “falsi avvocati”
Quanto sequestrato è stato assicurato alla Giustizia ed è stato restituito alla donna tarantina.
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