Dopo l’iniziale indiscrezione e le perplessità delle altre città candidate, il Ministero, guidato da Sangiuliano, ha chiuso il caso dopo 48 ore.
È ufficiale: Taurianova è stata designata come Capitale Italiana del Libro per il 2024, e il progetto è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante. Queste sono le principali motivazioni con cui la Giuria ha proposto, all’unanimità, Taurianova come Capitale italiana del Libro per l’anno 2024.
In una nota ufficiale, la giuria, autonoma e indipendente dal ministero, presieduta dal professor Pierfranco Bruni e composta da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi, ha sottolineato che il progetto presentato dal Comune della Piana di Gioia Tauro, anche in ragione del contesto storico e geografico, rappresenta l’occasione per generare un esempio di pedagogia di riscatto culturale, civile e sociale.
Il presidente Bruni ha spiegato che il 6 febbraio, tre giorni prima delle indiscrezioni apparse sulla stampa, la giuria ha tenuto l’ultima riunione e ha votato all’unanimità il progetto Taurianova. La scelta è stata fatta in particolare sulla base dell’impatto sociale della proposta progettuale relativa a un territorio con una straordinaria necessità di sostegno dal punto di vista culturale. La decisione è stata presa in coerenza con quello che l’Unesco definisce il valore intrinseco del settore culturale e creativo in termini di coesione sociale, capacità di generare risorse educative, benessere personale e crescita economica.
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