Maruggio – Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Alberto Chimienti, nei prossimi giorni ufficializzerà il nome del candidato sindaco da scegliere tra due possibili candidati, un noto medico o un avvocato,all’interno del centrodestra maruggese. I due candidati sarebbero supportati da quattro gruppi politici, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra e La Destra, ma che non avrebbe ancora trovato l’accordo con Alfredo Longo di Forza Italia, che minaccia una presentazione di una sua lista personale e rilancia la sua candidatura a sindaco del paese. Incerta ancora la presenza in lista di Giovanni Maiorano, vice sindaco uscente dell’attuale amministrazione comunale.Pare,che a Maiorano, gli sia stata offerta la candidatura a sindaco nella lista personale di Alfredo Longo allo scopo di far saltare gli accordi politici del centrodestra maruggese. Aria di burrasca, dunque, alla presentazione ancora non ufficiale del simbolo di centrodestra presentato in “vetrina “da poche ore nella sede di Forza Italia in Piazza del Popolo a Maruggio. Il simbolo che sarà presente sulla scheda elettorale di maggio raffigura un cuore tricolore con la scritta Vivere Maruggio (vedi foto). Discorso diverso invece per il centrosinistra, al momento pare che abbiamo trovato un accordo per la candidatura a sindaco su Angelo Prontera, nome supportato dal Partito Democratico e dal neo costituito Nuovo Circolo S.e.L. di Maruggio. Incerta ancora la presenza della lista sulla scheda elettorale del Movimento cinquestelle che è alla ricerca dei candidati ideali come dettate dalle regole dei “grillini”.
Una novità introdotta dallo spending review si abbatte sulla politica locale e mostrerà i suoi effetti sulle elezioni amministrative di maggio,per i Comuni che hanno tra i 5.001 e i 10 mila abitanti, il numero dei consiglieri scende da 12 a 10, mentre quello degli assessori resta fermo a quattro. Per i comuni al voto è considerata popolazione legale quella risultante dal Censimento 2011.
Le sorprese per chi in primavera si recherà alle urne non finiscono qui. Al voto i cittadini troveranno anche la novità sull’alternanza di genere. Perché le liste che si presenteranno alle amministrative nel 2014 dovranno, secondo una legge introdotta alla fine del 2012, rappresentare in modo equilibrato uomini e donne. La legge 23 novembre 2012, n. 215 reca infatti disposizioni volte a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere, modificando la legge per l’elezione dei Consigli comunali con l’introduzione di misure volte a rafforzare la presenza delle donne. Le proporzioni da rispettare non sono però le stesse in tutti i Comuni, variano in base a tre fasce demografiche. Per i Comuni che hanno un numero di abitanti compreso tra 5 mila e 15 mila, viene definita una quota massima di candidati del genere più rappresentato in ciascuna lista, che dev’essere pari a due terzi dei candidati (ammessi) della stessa lista.
Nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Fernando Filomena
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