Fac- Simile Schede Elettorali
Ecco la scheda elettorale 2018. Il fac simile della scheda che troverete andando ai seggi che sono aperti domenica dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà alle 23, quando si conoscerà l’affluenza. Si parte dal Senato; a seguire la Camera.
Come si vota:
Le schede di Camera e Senato si distinguono per il colore, ma il meccanismo è uguale. Almeno questo, perché il sistema di voto può apparire complesso. Circa un terzo dei parlamentari è eletto in collegi uninominali: sfide dirette tra i candidati dove chi prende anche un voto più degli altri è eletto. Due terzi sono eletti invece con sistema proporzionale, attraverso listini bloccati. In realtà, però, l’affare è più semplice. L’elettore ha a disposizione un solo voto per scheda: uno per la Camera e uno per il Senato. Quindi per non sbagliare, e non rischiare che il voto sia annullato, basta tracciare una croce per ogni scheda. Tenendo conto che le modalità di voto sono sostanzialmente due. Tracciando la «x» sul simbolo, il voto va alla lista e al candidato all’uninominale collegato. Si può tracciare un secondo segno anche sul nome dell’uninominale, sì, ma non fa differenza. Seconda possibilità: tracciando il segno sul candidato dell’uninominale, il voto va anche alla lista. O alle liste, se in coalizione: sarà suddiviso tra queste in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
L’importante è ricordare che non è ammesso il voto disgiunto: non è possibile cioè scegliere una lista e, insieme, un candidato all’uninominale non collegato. Il voto verrebbe annullato. Non si possono esprimere preferenze: non fate altri segni sulla scheda. Non entrano in Parlamento le liste che, a livello nazionale, non ottengono almeno il 3% dei voti (ma se ottengono almeno l’1% i voti vanno alla coalizione e non dispersi).
C’è un’altra novità.
Usciti dalla cabina, non bisogna subito inserire la scheda nell’urna. Va consegnata al presidente del seggio, che dovrà prima staccare il «tagliando antifrode». È un codice che identifica la scheda: il presidente del seggio ne prende nota prima di consegnarla all’elettore e poi, prima che il foglio finisca nell’urna, guarda che coincida. Per evitare il voto di scambio, che spesso si nutre con schede «esterne» già compilate. Il tagliando, dopo il controllo, è staccato per rispettare la segretezza del voto. Sempre per rispettare la segretezza del voto e tutelarne la libertà – è bene ricordare – è vietato portare il telefono nella cabina, così da non cedere alla tentazione di scattare una foto.
Scheda Senato Puglia Collegio uninominale 5
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