Il nostro medico, figlio di Saverio (da cui prenderà il nome il nipote e successivamente il pronipote), nasce a Montrone di Bari (oggi Adelfia) nel 1859. Morirà in Maruggio alla via Longo n. 33.
Nel biennio1927/’28 diagnostica oltre 30 casi di malaria.
Don ‘Manuele e suo figlio Peppino (scrivano comunale) aderiscono fin dalle origini al partito fascista.
Il 27 marzo 1927, in occasione dell’anniversario della fondazione del Fascio di Combattimento in Italia, tiene un pubblico comizio tenuto nella Piazza XXVIII Ottobre (oggi Piazza del Popolo), di cui riportiamo la foto e un brano del suo discorso. L’anziano medico esordisce rivolgendosi al popolo maruggese: «Fratelli Fascisti, incaricato da questo Egregio Segretario Politico, sig. Marseglia Cosimo, di tenere un pubblico discorso ai Fascisti del luogo [Maruggio] in ricorrenza dell’VIII Anniversario della fondazione del fascio di combattimento in Italia, volentieri mi accingo guidato dal duplice scopo, e di riaffermare la coscienza dei già convinti del Partito fascista, e di invogliare altri in questo paesello rurale ad apprezzare, amare, seguire, abbracciare la giusta causa della rivoluzione fascista, che agitasi qui ed altrove pel sociale benessere materiale e morale(…). Mi giova qui ripetere l’esortazione: Inneggiamo adunque al genio politico, amministrativo di Benito Mussolini; accompagniamolo…; rendiamoci…degni figli della nostra patria…; militiamo tutti sotto la di lui bandiera, chi coll’ingegno e chi colla mano (…) . Viva Mussolini! Viva l’Italia! Viva la Rivoluzione Fascista.»
(Immagini e brani tratti dal libro di Tonino Filomena “Maruggesi nel primo Novecento 1940-1945”)
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