Il famoso Sal Velluto ha donato una sua tavola originale dedicata a Taranto alla Jonian Dolphin Conservation
C’è una favola in una storia bellissima: accade anche questo a Taranto, una città baciata da un mare in cui nuotano felici i delfini.
La favola è quella di Salvatore Velluto, nato nel 1956 nella periferia tarantina, in quella Via Alto Adige che all’epoca era ancora campagna: «dall’altra parte della strada in cui siamo cresciuti – ricorda lui stesso – c’erano ancora le vigne».
Fin da piccolo Salvatore ha la passione per i fumetti e, sulle pagine interne dei quaderni della scuola, disegna storie con protagonisti gli abitanti del vicinato. E le storie di Salvatore piacciono assai, tanto che di ognuna ne disegna tre copie con la carta copiativa – difficile spiegare a un ragazzo di oggi cosa sia – che rivende in abbonamento agli amici in cambio di merendine e focaccine…
Nei primi anni Ottanta Salvatore compie i primi viaggi per incontrare amici negli USA, dove conosce la futura moglie: nel 1986 si trasferisce definitivamente e si sposa, dando vita a una famiglia che oggi comprende quattro figli e un nipotino.
Inizia a mandare alcune sue tavole di prova a diverse case editrici di fumetti, ricevendo una serie di risposte negative come “non sei ancora pronto” o “ti faremo sapere” – «ma dalle sconfitte bisogna imparare, solo così si cresce» afferma lui stesso – fino a quando i suoi lavori cominciano a interessare alcuni editors. È l’inizio di una lunga folgorante carriera che lo vede crescere fino a diventare un nome importante a livello internazionale.
Sal Velluto è considerato il primo disegnatore italiano ad essersi affermato presso le majors americane del fumetto, tra le quali anche Marvel e DC Comics, tanto da diventare una delle “matite” più amate al mondo.
Sal ha illustrato serie come Black Panther, Moon Knight, Batman, Justice League ed altre ancora, tra cui Phantom, il papà di tutti i supereroi; è stato anche creatore artistico di videogames come Jet Rider e Twisted Metal.
La storia bellissima è di oggi: disegnatore affermato, Salvatore Velluto non ha mai smesso di amare la sua Taranto con cui ha mantenuto negli anni un rapporto viscerale, perché, in fondo, dentro di lui c’è ancora il ragazzino in pantaloncini corti che gioca per strada.
In occasione di una sua visita in città Sal Velluto ha conosciuto Carmelo Fanizza e la sua Jonian Dolphin Conservation, apprezzandone le attività per lo studio e la tutela dei delfini, il simbolo iconico di Taranto.
Carmelo Fanizza gli ha parlato del “Taranto Dolphin Sanctuary”, il centro in cui saranno ospitati ed accuditi i delfini provenienti da svariate situazioni di cattività. cui la Jonian Dolphin Conservation sta lavorando da tempo in collaborazione con l’Amministrazione Melucci, che l’ha inserito nel programma EcoSistema Taranto”, e con il Dolphin Project di Richard O’Barry, premio oscar per il documentario “The cove”, icona mondiale della tutela dei cetacei in libertà, promotore di un progetto simile realizzato a Bali.
Sal Velluto ha deciso di fare qualcosa per la sua città, un atto d’amore con cui metterà a disposizione la sua arte per contribuire all’opera di tutela dei delfini e del mare di Taranto della Jonian Dolphin Conservation, in particolare contribuendo alla realizzazione del progetto “Taranto Dolphin Sanctuary”.
Così Sal ha disegnato una tavola originale n questa sua opera Sal rivisita l’iconica immagine, ai tarantini tanto familiare, presentando la figura di Taras, figlio di Poseidone, come un vero e proprio semi-dio dalle fattezze e proporzioni eroiche. Il delfino che cavalca è una Stenella Striata, specie residente nel Golfo di Taranto da tempo immemorabile, la cui immagine dà un tocco di realismo ed autenticità al mito del fondatore della città. Sullo sfondo il tramonto rosso fuoco del nostro cielo, contrapposto al blu profondo del nostro mare, creano una sinergia rosso-blu, che risuona nell’anima di ogni tarantino, in cui il disegno sembra uscire dal foglio e venirti addosso!
Lo stile è quello tipico del mondo dei supereroi, di forte impatto e travolgente, persino aggressivo, in cui il disegno sembra uscire dal foglio e venirti addosso!
Nel corso di un incontro tenutosi oggi presso Ketos, la sede della Jonian Dolphin Conservation, alla presenza di tanti appassionati, tra gli altri Rinaldi Melucci, Sal Velluto ha donato questa sua tavola, con i relativi diritti d’autore, alla Jonian Dolphin Conservation che da oltre dieci anni tutela il delfino e tutti gli altri cetacei che nuotano liberi nel mare di Taranto.
È l’associazione di ricerca scientifica tarantina che, con i suoi volontari, è diventata essa stessa il simbolo di una nuova Taranto che vuole vivere in simbiosi con la natura costruendo un futuro sostenibile e green.
Due eccellenze tarantine che si uniscono con un unico intento: con i proventi del merchandising del disegno originale, infatti, sarà finanziato il “Taranto Dolphin Sanctuary”. Il giorno della sua inaugurazione, da qualche parte un ragazzino con i pantaloncini corti e le dita sporche di grafite sorriderà felice.
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