Manduria – E’ rimasto in freezer quasi sei mesi, chissà quante volte avrà girato il calendario, il conto alla rovescia è terminato per davvero. Tornerà a lucidare gli scarpini, a masticare calcio vero, ad ascoltare cori di speranza. Per un cavillo burocratico, regolamento alla mano, Riezzo è rimasto bloccato dopo aver sottoscritto un contratto da professionista con il Chievo Verona. Poi il prestito al San Savero nella stessa sessione di mercato, problemi ambientali costringono il ragazzo a disfare la valigia dei sogni e tornare a casa. Bisogna aspettare la riapertura del mercato, oggi il lungo calvario è arrivato finalmente al capolinea. Nulla di ufficiale, tanto di ufficioso, da un indizio trapela un’importante indiscrezione: Riezzo e Manduria probabilmente non si sono mai lasciati. In eccellenza 5 gol in 27 presenze, 21 le reti con la maglia della juniores in campionato, e 4 realizzazioni nelle fasi finali. Il gol salvezza nel match di Corato, finale nazionale a Rieti con la juniores. Numeri di un giovanissimo classe 94, su di lui piombano gli occhi degli scout di società professionistiche, il Chievo fa in fretta, nero su bianco e se lo porta a casa. Il resto è storia nota, oggi comincia una nuova vita. Non sarà Taranto, neppure Gallipoli, la fila c’era e c’è ancora, lui ha deciso e tra le righe lo lascia intendere.
Allora Nanni, sei mesi di “esilio” forzato, quanto manca al tuo ritorno in campo?
“Nove giorni esattamente, sarà una sorpresa dal sapore agrodolce per tutti”.
Accordo concluso dunque, ma ancora non vuoi svelarci la tua nuova maglia.
“Accordo concluso a tutti gli effetti, grazie a persone che mi hanno voluto aiutare nonostante ci fossero degli ostacoli da superare, dovrò ringraziarli per sempre. Nuova maglia? Non l’ho mai tolta quella che avevo.”
Indizio chiaro ed inequivocabile, Manduria può tornare a sperare. Ora facciamo un passo indietro, estate turbolenta, è arrivato il Chievo, nuovo contratto, poi San Severo. Tornassi indietro cambieresti qualcosa?
“Sicuramente dopo questa esperienza passata posso garantirti che in futuro mi guarderò bene intorno. Di tutto ciò che ho passato non voglio cancellare nulla, mi servirà da esperienza per non sbagliare più, gli errori insegnano.”
Due momenti che porterai sempre nel cuore della tua “vecchia” esperienza manduriana.
“Sicuramente la salvezza di Corato, e l’intero percorso con la juniores sino alla finale scudetto, tutto spettacolare.”
Una persona alla quale senti di dover dire grazie, e che ha contribuito al tuo percorso di crescita umana e sportiva.
Se devo dire grazie a qualcuno è solo alle persone che hanno contribuito a sbloccare la mia situazione ora, perché altrimenti non avrei potuto giocare neanche quest’ultimo scorcio di stagione. Preferisco non fare nomi, non smetterò mai di ringraziarli.
Mario Lorenzo Passiatore su La Voce di Manduria
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