AVETRANA – Un 42enne di Avetrana, Leonardo Antonio Fasiello è stato arrestato insieme a Gabriele Salvatore Ingusci, 35 anni, di Boncuri (frazione di Nardò) con l’accusa di estorsione e di ricettazione per il furto di alcuni decespugliatori e di altri piccoli macchinari agricoli per un valore totale di circa 15mila euro. I due presunti estorsori avrebbero agito con la «mediazione» di un terzo complice, un consigliere comunale di Veglie, denunciato per favoreggiamento. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri di Campi che hanno condotto le indagini che hanno portato all’arresto dei due, avrebbe “invitato” i titolari dell’azienda agricola derubata a pagare il cosiddetto «cavallo di ritorno» per riavere la merce. Il politico avrebbe provato anche a contrattare con i titolari (due fratelli) la somma da pagare. Si parla di una cifra tra i 2mila e i 1.500 euro.
Gli imprenditori non si sono piegati alle richieste di estorsione arrivate da Ingusci e Fasiello e hanno denunciato tutto ai carabinieri. Il consigliere comunale, ascoltato in caserma, ha negato tutto, ma le accuse sono state confermate da un’altra persona che si trovava con lui. Tanto è bastato per far scattare l’operazione che ha portato ai due arresti di Ingusci e Fasiello.
Gli inquirenti non escludono altri episodi simili nella zona. La merce non è stata finora ritrovata: potrebbe essere ancora custodita in qualche deposito, probabilmente nelle campagne. L’ipotesi è che i due arrestati facciano parte di una banda dedita a furti ed estorsione operante a cavallo tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto.
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