Non vi è nessun sopravvissuto tra le 157 persone a bordo dell’aereo della Ethiopian Airlines precipitato stamattina mentre era in volo tra Addis Abeba e la capitale del Kenya, Nairobi. Lo ha reso noto la televisione di Stato dell’Etiopia, citando la compagnia aerea che ha reso noto anche che a bordo vi erano passeggeri di 33 nazionalità diverse.
Tra questi ci sarebbero anche 8 italiani, a quanto apprende l’Adnkronos. I connazionali che volavano a bordo dell’aereo precipitato sarebbero legati a una Onlus. L’Ethiopian Airlines è una delle migliori compagnie africane. La linea e lo scalo sono spesso usati da italiani per raggiungere il Kenya.
Le informazioni sono in continuo aggiornamento, ma ci sarebbero anche bergamaschi legati a una onlus a bordo del Boeing 737 della compagnia Ethiopian Airlines. (www.bergamonews.it)
Aggiornamento ore 14.15
Secondo quanto riporta l’Ansa, nella lista dei 157 passeggeri del volo dell’Ethiopian Airlines precipitato oggi figura anche l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenia, per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.
C’erano anche altre tre persone, due uomini e una donna, appartenenti a una onlus di Bergamo sul Boeing 737 partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi e che si è schiantato questa mattina in Etiopia.
I tre volontari fanno parte di una onlus con sede a Bergamo e che opera nell’area: la loro identità non è stata ancora ufficializzata in quanto le famiglie non sarebbero ancora informate.
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