La nostra “regina” è la controra. La controra inizia il 2 giugno e finisce il 30 settembre. La controra è l’ora deliziosa e proibita che nasce subito dopo aver finito di pranzare. Subito dopo, non più tardi. E’ l’anticamera del pomeriggio. E’ una specie di pre-pomeriggio. Controra per noi vuol dire “ora contraria all’agire”, per cui è d’obbligo non agitarsi. E per non agitarsi dobbiamo dormire. Inizia così il lungo e dolce cammino della distesa sul letto o sul divano.
Controra per i giovani degli anni ’60 (ed io tra questi) significava soprattutto l’assalto alla villa comunale per lavare, armati di spugna e secchio, la bicicletta o la “vespetta”. E subito dopo: «Mo’ ci voli ‘na bella gazzosa!». La fresca bevanda (soft drink) si acquistava al chioschetto della signora Sofia (vedi foto). Il chiosco-bar non era esteticamente bello. Era uno buco di quattro metri quadrati, ma andava bene così. Di quei tempi poi…
Nel tardo pomeriggio invece, ricorda il mio amico Marcello Veneziani: «c’è chi trascorre lunghe ore tumulato nel cesso, seduto sulla tazza come su un trono di ozio a indagare nel vuoto, a coltivare prolisse stitichezze, a sfogliare riviste e occhieggiare figure, a masturbarsi, oppure a guardare allo specchio la propria immagine, a curare i dettagli più trascurabili del corpo, i capelli, la manicure, il pedicure, i punti neri e la peluria. A volte la beatitudine pomeridiana è legata ad un pelo da coltivare, ad un’unghia, ad una pustola di grasso da spremere».
A sera «tutti alla rotonda!» di Campomarino (all’anagrafe Piazzale Impero, poi Piazzale Italia, in seguito Piazzale Chioschetti ed infine Piazza Titanic), a “cazzeggiare” intorno alle quattro palme o ad ascoltare le canzoni dell’anno provenienti dal juke-box del “chiosco mobile” del ‘64 di Cosimino Giorgino, sovrapponendo la nostra voce a quella del nostro cantante preferito. Seduti in compagnia di una fresca Raffo ascoltavamo le canzoni degli anni ’60, che rimarranno le più belle del secolo. Il “cazzeggio” doveva terminare alle 8 di sera. Non di più. L’ordinanza del sindaco Lomartire, infatti, relativa alle «attività rumorose e moleste per la zona di Campomarino erano consentite dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 17 alle 20».
Questa è la mia “regina” preferita. Si chiama controra. Buona controra a tutti.
Tonino Filomena
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