Siamo giunti alla fine del nostro decennio [1970-1980]. A Maruggio, l’anno si è chiuso con la fine del “depierrismo” e l’avvento del “vannismo”. A Roma, si è chiuso, invece, con la recrudescenza del neo-fascismo. Il giovane Pippi Demitri di Manduria, leader del gruppo armato Terza Posizione, è stato intercettato e bloccato dalla polizia mentre stava per partire una nuova azione terroristica. A Manduria, al contrario, i maoisti di Gianni Vico (futuro presidente del consiglio della città messapica) e Reno Dinoi (futuro giornalista) hanno liberato la villa comunale, fino a ieri teatro di duri scontri tra i «rossi» e le «camice nere» di Giancarlo Cito (frequentante ancora l’Istituto “L. Einaudi” per Geometri). A Torricella, il missino Ninì Del Prete si è dimesso dalla carica di sindaco. Il democristiano Pietro Franzoso (futuro deputato della Balena Bianca) ha dichiarato: «è impossibile una coesistenza tra persone della DC e persone appartenenti al MSI per motivi ideologici». Ha colto nel segno. Ha avuto ragione. Chi nasce nel ventre della Balena Bianca non può vivere nei Campi Hobbit. Chi nasce per il potere non può vivere senza il potere. Non a caso il «Divo Giulio» (Giulio Andreotti), capo carismatico della Balena Bianca, sentenzierà: «Il potere logora chi non c’è l’ha». I «motivi ideologici » si basano sulla diversità dell’azione politica. C’è chi agisce per conservare il «potere» e c’è chi agisce per rovesciare il «potere» e ristabilire quindi i «valori» autentici della vita (l’amore, l’onore, la dignità, il rispetto, la sincerità, l’amicizia…). Oltre la legge, oltre la politica, oltre le ideologie… i valori autentici sono quelli interiori. Si avverte, sia pure lentamente, il ritorno ai valori affettivi.
Brano e immagine tratti dal libro di Tonino Filomena “Nel Ventre della Balena Bianca – Gli anni ‘70 del paese nostro tra memorie e cronaca cittadina”.
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