I Carabinieri della Stazione di Avetrana hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto, Dott. Giuseppe TOMMASINO, a seguito di attività d’indagine diretta dalla Procura jonica, nella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Marina MANNU, nei confronti di Alafarano Luigi, 26enne pregiudicato di Avetrana (TA), già ristretto presso la Casa Circondariale di Taranto.
L’indagine ha preso avvio nel mese di dicembre 2015 quando ignoti malfattori, in Avetrana, penetravano all’interno del giardino di una privata abitazione e da li in un locale commerciale attiguo, dove asportavano l’incasso. Uno dei banditi dimenticava nel giardino della casa la bicicletta che, con tutta probabilità, aveva utilizzato per spostarsi nel paese.
Gli investigatori riconoscevano la bici in questione, ben sapendo che una perfettamente identica era in uso proprio ad Alfarano Luigi. A questo punto venivano eseguiti una serie di accertamenti che, oltre alla puntuale escussione della vittima, si sono basati anche sulla visione dei filmati dei sistemi di video sorveglianza della zona ed hanno consentito di identificare proprio il suddetto Alfarano come l’autore del furto.
Circa due mesi dopo, i militari della Stazione di Avetrana, intervenuti dopo la commissione di ulteriori furti in tre distinte abitazioni del centro abitato, notavano la somiglianza nella tecnica usata per portare a termine l’azione predatoria. Il ladro, oltre agli oggetti di valore, aveva anche asportato le Carte Postamat custodite inavvertitamente dalla vittime insieme ai relativi codici PIN, utilizzandole per prelevare denaro contante dagli uffici postali di Avetrana e Manduria, così violando anche le prescrizioni imposte dalla Sorveglianza Speciale con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, cui era sottoposto.
L’esame dei filmati dei sistemi di video sorveglianza degli istituti di credito dove erano stati effettuati i suddetti prelievi e di quelli delle abitazioni adiacenti a quelle depredate, consentivano quindi agli inquirenti di attribuire ad Alfarano la piena responsabilità dei furti.
Comunicato dei carabinieri
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