MANDURIA – Una folla di curiosi si è radunata da circa due ore davanti la caserma dei carabinieri di Manduria. All’interno si trovano Michele Misseri e la figlia Sabrina che in questo momento, con molta probabilità, sono a confronto davanti agli inquirenti che indagano su questa vicenda. Infatti, nella caserma dei carabinieri oltre alle due citate persone vi sono anche il colonnello Giovanni Russo, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Taranto, il capitano Luigi Mazzotta, comandante della Compagnia carabinieri di Manduria, il sostituto procuratore Mariano Buccolieri, e da qualche minuto anche il procuratore aggiunto Pietro Argentino. Questa mattina all’alba gli investigatori erano arrivati in via Deledda per un sopralluogo nella cantina dove lo zio Michele Misseri ha confessato di aver ucciso la nipote Sarah. Al termine degli accertamenti del Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma dei carabinieri, l’uomo è stato trasportato nei pressi del casolare dove, secondo quanto lui stesso ha raccontato, avrebbe usato violenza nei confronti della giovane nipote. Al termine dei sopralluoghi l’uomo è stato portato presso la caserma carabinieri di Manduria dove, intanto, i militari dell’Arma avevano trasferito anche Sabrina Misseri. Questo interrogatorio, a cui è sottoposta Sabrina potrebbe dare la svolta alle indagini. Per la prima, infatti, dal 26 agosto, Sabrina Misseri non è ascoltata più da sola ma viene ascoltata con l’ausilio di un legale, e questo farebbe pensare che la stessa potrebbe essere iscritta nel registro degli indagati.
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