mercoledì 25 Dicembre, 2024 - 5:56:05

Fortezze e Castelli di Puglia: Castello Monaci

La tenuta che oggi conosciamo come Castello Monaci, sita al confine fra le provincie di Lecce e Brindisi, in territorio di Salice Salentino, nei primi documenti del XVI secolo che la citano, appare nominata come Li Formosi, e successivamente denominata come Masseria Monaci per via della presenza dei Monaci Basiliani. L’ordine dei suddetti monaci, in origine fuggiti dall’Impero Bizantino nell’VIII secolo d.C. per sfuggire alla persecuzione iconoclasta voluta dall’Imperatore Leone III Isaurico, possedeva diverse tenute nel territorio pugliese. Dopo che i Basiliani vennero cacciati via, i loro beni furono in parte concessi ad altri ordini religiosi o cavallereschi, ed in parte diventarono demaniali o di proprietà della corona. Nel corso del XVIII secolo la struttura appartenne dapprima ai Padri Gesuiti di Lecce, e successivamente fu di proprietà della corona.

Fu in seguito che la tenuta passò attraverso la proprietà di diverse famiglie nobili, a cominciare dalla Contessa Lucrezia Filomarino, al Nobile Giuseppe Como sino ai Baroni De Martino. Fu nel corso di tali passaggi di proprietà che la struttura venne ampliata e modificata, perdendo così l’aspetto originale, per assumere quello di un’elegante residenza signorile che la rende in tutto simile ad un castello.

Le modifiche principali ebbero inizio intorno alla metà del XIX secolo ad opera del Barone De Martino, con la realizzazione di due torri cilindriche gli angoli, del primo piano e dei merli in alto. Tutto venne ridisegnato conferendo alla struttura un aspetto medievaleggiante, con torri angolari munite di strutture simili a guardiole in alto, frammisto ad elementi ispirati al barocco ed al neoclassicismo. Dopo la morte del barone, tuttavia, il castello conobbe un periodo di abbandono sino a quando venne acquistato dalla famiglia Provenzano di Ugento, che provvide a ristrutturarlo secondo alcuni stilemi dell’epoca liberty. Oggi il castello è proprietà della famiglia Memmo, cui è pervenuto in dote matrimoniale dai Provenzano.

La struttura oggi è adibita a fastose cerimonie nuziali, un’occasione unica per celebrare le proprie nozze in un castello. Inoltre è sede di un’azienda vinicola ed ospita un museo del vino.

Cosimo Enrico Marseglia

 

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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