venerdì 27 Dicembre, 2024 - 2:18:41

Fortezze e Castelli di Puglia: Dragonara e il suo Castello

 

Dragonara sorse agli inizi dell’XI secolo, come una delle tante città di frontiera volute dai Bizantini per difendere i loro territori, minacciati al nord dai Longobardi e lungo le coste dai Saraceni. Fra gli altri centri con analoga funzione, sorti nello stesso periodo, si ricorda Fiorentino, Civitate, Montecorvino, Tertiveri, Devia e Troia, tutte ormai abbandonate, con la sola eccezione dell’ultima.

Dapprima baluardo dei Bizantini, successivamente Dragonara fu posta sotto le dominazioni normanna nel corso dell’XII secolo, quindi sveva nel XIII, ed in seguito sotto quelle angioina ed aragonese, prima di diventare feudo della famiglia De Sangro. Nel 1255, insieme a Fiorentino, fu investita e rasa al suolo dalle armate pontificie di Alessandro IV, durante la guerra contro Manfredi. Gli abitanti dei due centri distrutti fondarono il primo nucleo abitato di Torremaggiore. Anche l’originario fortilizio andò distrutto.

Oggi di Dragonara resta solo il castello, costruito con pietre squadrate sulle pendici iniziali dell’Appennino Dauno, nel corso del XV secolo, su iniziativa del Signore Paolo I de Sangro, sui resti della precedente fortezza ed in un sito completamente disabitato. Dopo diversi interventi e rimaneggiamenti, attualmente la struttura si presenta a pianta quadrangolare con quattro torri angolari, due a pianta quadrata e due cilindriche, ed un cortile interno. All’esterno, a pochi metri dalle mura, si erge un’altra torre cilindrica isolata, interamente vuota internamente e priva di vie d’accesso, con l’eccezione di quella attuale praticata in tempi più recenti per adibire la torre a stalla. Con ogni probabilità si accedeva ad essa direttamente dal castello, attraverso un ponte non più esistente o, in alternativa, tramite un cunicolo segreto sotterraneo.

Oggi il castello è utilizzato a scopo agricolo.

Cosimo Enrico Marseglia

 

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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