Tricase con le sue frazioni limitrofe, che un tempo erano feudi a se, presenta diversi castelli con storie e stili diversi che andremo ad analizzare singolarmente:
Il Palazzo Principesco dei Gallone
Il Castello o Palazzo dei Principi Gallone è uno dei monumenti più interessati della cittadina salentina. Esso può essere suddiviso in tre corpi di fabbrica: la Torre ed il Torrione che rappresentano gli elementi più antichi, risalenti al XIV secolo, ed il corpo centrale fatto costruire dal Principe di Tricase Stefano II Gallone nel 1661. L’aspetto della struttura oggi conserva sia le caratteristiche dei castelli medievali, sia quelle dei palazzi signorili seicenteschi. Negli anni ’50 del XX secolo venne acquistato dal Comune di Tricase che, dopo aver effettuato dei lavori di restauro, lo ha elevato a sede municipale.
Il Castello Baronale di Tutino
Tutino, frazione di Tricase, ha un suo castello molto suggestivo, risalente alla fine del XVI secolo, precisamente nel 1580 per volere del feudatario Don Luigi Trane. Esso era costituito da un nucleo centrale circondato da un fossato. Le mura del maniero, spesse un metro e mezzo e con un’altezza variabile dai 6 ai 7 metri, erano originariamente rinforzate da nove torri di cui oggi ne restano solamente cinque. Sul portone d’ingresso campeggia lo scudo con le armi della famiglia Trane.
L’edificazione del Castello di Caprarica, da non confondersi con Caprarica di Lecce, risale con molta probabilità all’epoca successiva alla presa di Otranto da parte dei Turchi nel 1480 ed alle successive incursioni da questi operate nell’entroterra. Secondo un’epigrafe ormai scomparsa dislocata all’interno di una delle torrette, trovata dallo studioso Cosimo De Giorgi, l’anno di costruzione dovrebbe essere il 1524 ad opera del maestro Antonio Renne da Tricase.
La fortezza ha una pianta rettangolare con torri angolari cilindriche ed originariamente era circondato da un fossato. Le cortine in muratura sono spesse circa un metro e 40 cm ed hanno un’altezza variabile fra i 6 ed i 7 metri. Sulla sommità di esse vi sono dei beccatelli che reggono la cornice superiore, mentre il portale di ingresso ha una tripla caditoia come sistema di difesa. All’interno erano state ricavate cisterne, magazzini, cantine ed anche un giardino.
Il Castello di Depressa
Il nucleo originario della struttura era un’antica torre angioina risalente al XIV secolo che durante la presa di Otranto nel 1480 subì notevoli danni a causa delle incursioni effettuate dai Turchi. Su iniziativa dei Baroni Saraceno il castello fu riedificato nel 1548 ed ancora oggi sono visibili le due torri a pianta quadrata risalenti a tale periodo. La famiglia Gallone che acquistò il feudo nel 1604 provvide ad adattarlo ad esigenze di carattere residenziale. La struttura ha una pianta quadrangolare e, oltre alle già citate torri, conserva un loggiato, una scala d’onore, e sul versante occidentale le mensole che reggevano il camminamento di ronda, risalenti al XVI secolo. Nel XIX secolo venne aggiunto nel cortile un porticato.
Dopo anni di abbandono fu acquistato dal Barone Antonio Winspeare di Napoli che provvide a restaurarlo ed oggi è proprietà dei suoi eredi. Durante l’estate nel castello vengono ospitati diversi principi e sovrani europei.
Conosciuto anche come Palazzo Baronale Alfarano – Capece, il Castello di Lucugnano si divide in due differenti corpi, uno più antico rappresentato da una torre a pianta quadrata, munita di merli e beccatelli che ricordano le fortificazioni medievali, nonché una più recente di epoca tardo rinascimentale che costituisce la parte residenziale. La facciata presenta motivi geometrici sugli architravi e lungo le cornici mentre la sommità è ornata da un ampio fregio costituito da scanalature verticali incorniciate, alternate a cinque capitelli.
Cosimo Enrico Marseglia