Il Bastione San Giacomo di Brindisi rientra nel dispositivo difensivo cittadino, che include anche le fortificazioni di Porta Mesagne e Porta Lecce. Questa piccola fortezza venne costruita durante la dominazione sveva, allo scopo di inserire la collina a levante della città all’interno della cinta muraria. Rimasto pressoché immutato sotto la dominazione angioina, il bastione venne totalmente ristrutturato in epoca aragonese per adibirlo all’utilizzo dei pezzi di artiglieria, in linea con le nuove tecniche costruttive militari. Così venne modificato a pianta pentagonale e dotato di parapetti, merlature, camminamenti per la ronda delle guardie e feritoie oblique per l’osservazione dell’area limitrofa.
Ulteriori modifiche di rinforzo vennero effettuate sotto il regno di Carlo V nel XVI secolo, ad opera dell’architetto militare Ferdinando de Alarcon. Fu proprio questi a progettare il dispositivo difensivo di terra brindisino, imperniato su una possente cinta muraria avvolgente la città, i cui perni fondamentali si dislocavano nel Bastione di San Giacomo per l’area meridionale, mentre per la difesa a nord vi era il Castello Svevo, o Castello di Terra, così chiamato per distinguerlo dall’altra fortezza: il Castello Angioino – Aragonese o Forte a Mare che invece presidiava l’ingresso al porto.
La struttura si sviluppa su due livelli, collegando la base esterna della collinetta di levante con l’area superiore. La pianta pentagonale presenta cinque prospetti differenti fra loro in altezza e su quello sud-orientale campeggiano le armi di Carlo V e dell’architetto Ferdinando de Alarcon. Un ingresso si colloca sulla collinetta, in Via Nazario Sauro, e consente l’accesso a tre ambienti con volte a botte, posti sopra altrettanti locali, cui si accede dall’ingresso principale, posto sempre sulla stessa via. Anche questi ambienti presentano una volta a botte. Accanto all’ingresso principale, una scala conduce agli ambienti ipogei, recentemente restaurati. Un’altra scala interna permette di accedere dal piano principale alla terrazza merlata.
Il bastione è attualmente di proprietà del Comune di Brindisi e viene adibito a manifestazioni o eventi culturali ed artistici.
Cosimo Enrico Marseglia