Il Castello o Palazzo Baronale di Acquarica di Lecce vennecostruito nella seconda metà del XVI secolo, precisamente nel 1549, dal Barone Giovanni Maria Guarino su autorizzazione concessa dal Governatore di Terra d’Otranto Ferrante Loffredo, quale baluardo a difesa dell’abitato contro le incursioni piratesche. Dal terrazzo della fortezza, infatti, era ed è tuttora possibile controllare un discreto tratto della non lontana costa adriatica. Venne eretto ai margini del casale. Attualmente il castello è proprietà priva ed è stato dichiarato bene storico artistico ed èpertanto tutelato.
La struttura si presenta a pianta quadrangolare rettangolare e si sviluppa su due livelli, di cui quello inferiore a scarpa, suddivisi esternamente da un toro marcapiano. Un secondo toro individua sempre esternamente il pianale del terrazzo, su cui si individuano una torretta di avvistamento, dei beccatelli, delle strette feritoieper il tiro degli archibugi e, nei lati più corti, dei piombatoi. Originariamente l’accesso era possibile soltanto al primo piano, grazie ad un ponte levatoio non più esistente, e la porta di ingresso era protetta da uno dei suddetti piombatoi, a duplice azione, posto perpendicolarmente ad essa. L’altro piombatoio, ad azione singola, si colloca sul versante opposto, in posizione lievemente spostata sulla destra rispetto all’apertura corrispondente. Fra il piombatoio e la finestra si trova scolpito il blasone della famiglia Guarino. L’intera struttura era circondata da una cinta muraria di cui è rimasta qualche traccia.
Il pianterreno consiste in un unico ambiente con volte a stella sorrette da pilastri e presenta due porte di ingresso, successive alla costruzione, nonché la scala che conduce al piano superiore. Questo ha un’interessante pavimentazione, ottenuta con l’impiego di pietre tagliate in forma poligonale, mentre il soffitto è a padiglioni.
Cosimo Enrico Marseglia