Il Castello di Bisceglie, così come appare oggi, risulta essere la sommatoria di tutta una serie di interventi, rimaneggiamenti, aggregazioni di vari corpi di fabbrica, demolizioni, avvenuti in più fasi ed in più epoche. Di conseguenza non tutti gli storici si trovano d’accordo sulle origini della struttura e le varie ipotesi risultano spesso controverse.
Secondo alcuni la fondazione del castello risalirebbe all’epoca normanna e precisamente all’XI secolo, per volere del Conte Pietro I che avrebbe ordinato l’erezione della possente Torre Maestra, posta alla destra della struttura, che con i suoi 24 metri d’altezza domina il paesaggio circostante, secondo altri invece il castello sarebbe sorto in epoca sveva, nella prima metà del XIII secolo, vicino alla preesistente torre normanna. Di certo però sotto la dominazione angioina il nucleo originario fu ampliato, come testimoniato dal blasone di Carlo I d’Angiò che campeggia sul portone di ingresso alla torre occidentale e da un’epigrafe vicino al portale del Palatium, la residenza del castellano.
Anche gli Aragonesi si impegnarono in lavori di rinforzo del castello per adattarlo alle nuove esigenze difensive, tuttavia a partire dal XVI secolo, non avendo più i requisiti difensivi adeguati per resistere al tiro delle artiglierie, perse la sua funzione militare e fu destinato ad altri usi. Per un certo tempo fu adibito a mulino. Sul finire del XVIII secolo ulteriori trasformazioni portarono all’abbattimento di ambienti e corpi di fabbrica per costruire nuove strutture civili e abitative. Nel corso del XX secolo nell’interno del complesso furono piazzate alcune botteghe artigianali. A partire dal 1982 cominciarono i lavori di restauro, più volte interrotti e altrettante volte ripresi.
Nel suo insieme il castello doveva presentarsi con la torre normanna, detta Torre Maestra, a pianta quadrata e risalente all’XI secolo, alla destra di chi guarda la facciata principale, mentre il corpo principale era a pianta quadrangolare con cortile interno e rinforzato con tre torri angolari a pianta quadrata agli altri spigoli. Una delle torri è ubicata sulla cortina occidentale nei pressi dell’ingresso ed è conosciuta come Torre Piccola o Torre delle Gabelle. Il versante orientale e quello meridionale guardavano verso la cinta muraria cittadina ed in epoca aragonese furono ulteriormente protetti da un bastione angolare, mentre gli altri due versanti erano difesi da un fossato, scavalcato da un ponte levatoio fra la Torre Maestra e quella delle Gabelle.
Entrati nel cortile, di fronte c’era il Palatium, sviluppato su due piani, di cui restano oggi la porta di ingresso ed i resti di una bifora in stile gotico al primo piano. Addossata al castello, all’angolo nordorientale c’è la piccola chiesa dedicata a San Giovanni.
Cosimo Enrico Marseglia
In collaborazione co corrieresalentino.it