domenica 24 Novembre, 2024 - 13:15:25

Fortezze e Castelli di Puglia: Il Castello di Caprarica di Lecce

Con tutta probabilità un primo nucleo fortificato presente in Caprarica di Lecce, risale all’epoca della dominazione normanna, per volontà del Conte di Lecce Tancredi di Hauteville, sostenitore di un progetto mirante a potenziare le difese del territorio con la costruzione di diverse opere fortificate. A tale epoca, XII secolo, risale probabilmente la torre quadrangolare posta nel giardino e confinante con una strada pubblica, prima struttura fortificata del paese con funzioni difensive e di avvistamento, rinforzata agli angoli da piombatoi.

Dopo la caduta di Otranto in mano turca nel 1480, i Baroni di Caprarica, della famiglia Guarini, provvidero a ristrutturare e rinforzare la torre che attualmente si sviluppa su due piani, separati esternamente da un toro marcapiano, e rinforzata, come già detto, da caditoie angolari, beccatelli e feritoie, mentre il terrazzo si presenta a merlatura guelfa. Probabilmente il Barone Antonello Guarini decise nel XVI secolo di costruire accanto alla torre un vero e proprio castello, per meglio difendere il paese in caso di assalti condotti dai pirati ottomani. Considerati alcuni legami di carattere familiare con la famiglia dell’Acaya, è lecito pensare che nel progetto del maniero ci sia stata anche la mano del celebre architetto militare Gian Giacomo.

La struttura venne successivamente modificata ed ampliata dai proprietari che si susseguirono nel corso dei secoli, in particolare sotto la Signoria della famiglia Giustiniani, nel XVII secolo vennero aggiunte due torri dotate di feritoie ai lati del corpo principale, e successivamente furono aggiunte le splendide balconate, in particolare quella centrale, sostenuta da sette mensole con motivi antropomorfi, tipicamente rococò, che ornano il prospetto principale.

Il castello, incluso l’ampio giardino e la parte posteriore dove c’è la torre, ha nel complesso una pianta quadrangolare, frutto dei vari ampliamenti e modifiche avvenute nel corso dei secoli, e si sviluppa su due piani: il pianterreno e quello nobile. Si accede attraverso un ampio portale a bugne da cui si passa in un atrio con una bella volta. Secondo una tradizione, il castello avrebbe avuto addirittura 99 ambienti, tra cui una sala degli specchi, ed una stanza con una botola, il cui fondo era pieno di lance infitte nel terreno, dove venivano gettati i condannati ed i nemici. Inoltre sembra che non manchi una possibile via di fuga, rappresentata da un cunicolo segreto che, partendo dai sotterranei del castello, conduce in aperta campagna.

Cosimo Enrico Marseglia

 

 

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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