CASTRO (Lecce) – Il primo nucleo del Castello di Castro risale probabilmente al periodo compreso fra il XII ed il XIII secolo e venne edificato sul luogo di una precedente roccaforte bizantina. Fu il Re di Napoli Carlo I d’Angiò a definirlo nella seconda metà del XIII secolo: “Una fortezza di rilevanza strategica per la difesa del regno”, grazie alla sua posizione elevata che consentiva un ampio raggio di osservazione sul mare. A partire dal 1460, in seguito ai ripetuti assalti turchi, il Conte Giulio Antonio Acquaviva, ottenuti alcuni rinforzi di truppe, provvide a fortificare la città ed il castello. Quando nel 1480 i Turchi presero Otranto, su disposizione del Principe di Calabria Alfonso d’Aragona furono dislocate alcune forze militari a Castro che, insieme a Roca, venne utilizzata come base per la riconquista della città. In questo periodo al castello fu aggiunto un torrione cilindrico munito di scarpa.
Nel 1537 il Sultano Solimano II inviò lungo il litorale adriatico il pirata Barbarossa, che decise di attaccare proprio Castro. Il comandante della piazza, Antonio Gattinara, rifiutò di arrendersi ed i Turchi assediarono la città, conquistandola e costringendo gli abitanti a fuggire. Successivamente, dopo che i pirati si furono ritirati, la città fu ripopolata. Nel XVI secolo furono proprio i Gattinara, Signori di Castro, a ricostruire in luogo della vecchia roccaforte una nuova fortezza a pianta quadrilatera, con quattro bastioni ed un terrapieno. Ulteriori assalti spinsero nella seconda metà del XVI secolo il Viceré Don Pedro de Toledo a rinforzare ulteriormente la fortezza con la costruzione di un bastione a sperone, nominato Torre del Catalano, per la difesa della Porta Terra, e di una cinta muraria di forma pressoché esagonale allungata che inglobava le torri della cortina medievali.
I lavori furono commissionati all’ingegnere militare Tiburzio Spannocchi di Siena. Durante il XVIII secolo cominciò la lenta decadenza del castello sino a quando, su richiesta del prelato Monsignor Del Duca, il Re di Napoli Ferdinando IV non ordinò l’effettuazione di alcuni lavori di restauro. Attualmente il maniero appartiene al Comune di Castro, che ha effettuato diversi interventi di conservazione e restauro, ed ospita al suo interno il Museo Civico.
Il Castello di Castro si presenta a pianta rettangolare con quattro torri di differenti forme agli angoli. L’ingresso avveniva scavalcando il fossato grazie ad un ponte levatoio non più esistente. Nel cortile una volta esisteva una scala, ormai rimossa, che consentiva l’accesso ai piani superiori.