Il Castello di Ginosa risale alla dominazione normanna, infatti fu fatto costruire nel 1080 da Roberto il Guiscardo con funzioni di difesa dalle continue incursioni saracene, ma anche bizantine. Il nucleo originario era costituito da una torre posta sul versante nordorientale. Nonostante le varie modifiche subite nel corso dei secoli, il lato posteriore della fortezza, che si affaccia sulle sponde della gravina e degrada a strapiombo verso di essa, ha conservato lo stile architettonico dell’epoca normanna.
Nel periodo fra il 1496 ed il 1515 il castello fu ingrandito ad opera dell’Ingegnere Antonio Grisone che provvide ad inglobare la torre normanna in un complesso di ambienti eleganti. Anche le tre torri merlate che completavano in origine la struttura, nel tempo sarebbero state inevitabilmente inglobate nel nuovo complesso formatosi in seguito alle modifiche.
Ulteriori ristrutturazioni ed ammodernamenti furono effettuati fra il XVII ed il XIX secolo con l’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica. Particolarmente importante fu l’intervento voluto nel XVIII secolo dalla famiglia Spinola-Alcanices de Los Balbases subentrata ai Doria come feudataria. Per ultima fu ridisegnata la facciata principale per volere del nuovo signore del luogo Ferdinando Ferretti.
La struttura ha una pianta trapezoidale irregolare cui si accede attraverso un ponte in pietra che sostituisce l’originale ponte levatoio ligneo ormai perduto. Nei sotterranei del castello, scavati nella roccia, si riscontrano delle fosse di forma conica più larghe alla base e più strette in alto, chiuse da grate di ferro, che in origine erano adibite a prigioni e successivamente furono riadattate a cisterne. Alle spalle del castello sono stati ritrovati alcuni reperti risalenti al VI/II sec. A.C. e anche una capanna risalente all’età del bronzo.
Cosimo Enrico Marseglia