giovedì 21 Novembre, 2024 - 20:01:35

Fortezze e Castelli di Puglia: Il Castello di Melendugno

Il Castello o Palazzo Baronale d’Amely, dal nome di una delle famiglie che ne ebbero il possesso, ha l’aspetto di una grande torre a pianta stellare a quattro punte, che in piccolo ricorda il Castello Sant’Elmo di Napoli. Venne costruito nella seconda meta del XVI secolo sotto la direzione dall’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya, per conto del Barone di Lizzanello e Melendugno Pompeo Paladini, e sorgeva marginalmente e piuttosto isolato rispetto alla cinta muraria difensiva del paese, nonché circondato da un fossato.

La base della struttura è scarpata, mentre la facciata principale è suddivisa in tre parti da due tori, o cordoni, marcapiano. Alla vista il complesso si sviluppa su due piani, il pianterreno e quello nobile, che sul prospetto principale si caratterizza per tre finestre, di cui la centrale è sovrastata da un piombatoio che, un tempo, proteggeva il ponte levatoio. Furono i Baroni d’Amely a sostituire l’originale ligneo con uno in muratura, cui si accede tuttora attraverso un portale sovrastato dal blasone della famiglia, a sua volta sormontato da una statua della Madonna Immacolata. In alto, sul terrazzo, un piccolo campanile a vela richiama la presenza di una cappella gentilizia al pianoterra, in cui sono conservati alcuni interessanti affreschi.

La caratteristica ed insolita, almeno in Puglia, pianta stellare sembra richiamare anche alcuni aspetti costruttivi riscontrabili sull’isola di Malta, ad opera dell’architetto salentino Evangelista Menga. Si tratta dei torrioni a pinza, capaci di garantire l’ottimale volume di fuoco sul nemico, fra due cortine stellari.

Cosimo Enrico Marseglia

 

 

 

 

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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