Il suggestivo Castello di Peschici sorge sul picco di una scogliera a strapiombo sul mare, da dove è possibile spaziare con lo sguardo sino a scorgere le Isole Tremiti, contribuendo ulteriormente a rendere particolarmente caratteristica la bella cittadina sul Gargano. Una prima fortezza sarebbe stata edificata in loco nella seconda metà del X secolo, sotto la dominazione bizantina, con scopi di avvistamento e difesa contro le continue incursioni saracene.
Il castello vero e proprio, tuttavia, risale all’epoca della dominazione normanna, mentre sotto il regno di Federico II di Svevia venne edificata la torre, conosciuta col nome di Rocca Imperiale. Tale aggiunta, insieme a varie riparazioni, è sicuramente posteriore al 1239, anno in cui i Veneziani, al soldo del pontefice Gregorio IX che aveva scomunicato l’imperatore, devastarono le fortificazioni di Peschici, Vieste e Termoli, rimaste fedeli alla corona. Successivamente lo stesso Federico II le avrebbe fatte ricostruire, ringraziando in tal modo gli abitanti dei suddetti centri per la loro fedeltà ed abnegazione.
Nel 1504, sotto la dominazione spagnola, Peschici entrò a far parte del dispositivo difensivo costiero contro le incursioni dei pirati turchi ed a tale periodo va attribuita l’edificazione di una cinta muraria, nota come Recinto Baronale, che conferisce ancora oggi al castello un aspetto minaccioso a chiunque si avvicini dal mare. Nel 1735 il maniero venne ristrutturato per opera del Principe di Ischitella Francesco Emanuele Pinto, come ci viene ricordato da un’epigrafe apposta all’ingresso del Recinto Baronale. Ulteriori modifiche, aggiunte ed eliminazioni di ambienti ebbero luogo nel corso dei secoli seguenti. Nel complesso, oggi il castello presenta tutte le caratteristiche dei vari stili architettonici relativi alle dominazioni succedutesi nel corso dei secoli.
Dopo un restauro effettuato dai proprietari, la struttura è aperta al pubblico ed ospita eventi artistici e culturali. Inoltre è possibile visitarne le segrete ed i sotterranei. I muri dell’imponente fortezza risultano massicci e grezzi, inoltre è possibile scorgere i resti di un’antica torre a pianta semicircolare, ed un magazzino ipogeo per le scorte di frumento, che venivano prelevate attraverso un’apertura simile ad un pozzo.
Per la cronaca ricordiamo che a Peschici esiste anche La Torre del Ponte, voluta sempre dal Principe di Ischitella nel XVIII secolo, al posto della precedente Vecchia Torre del Ponte o Torre Quadra, risalente al XVI secolo. Della vecchia costruzione sappiamo che era dotata di ponte levatoio ligneo ed ospitava un presidio militare, col compito di difendere la porta di accesso all’abitato.
Cosimo Enrico Marseglia