A causa del suo aspetto tozzo e sobrio, delle sue spesse mura e delle sue linee severe, taluni hanno avanzato l’erronea ipotesi che il Castello di Ugento possa essere di origini romane. In realtà esso risale all’epoca della dominazione normanna, benché nel corso dei secoli abbia subito svariate trasformazioni. Durante i primi tempi dalla sua edificazione nell’XI secolo, probabilmente il maniero appartenne al primo Barone di Ugento Pecicco de Trebigne,mentre durante la dominazione angioina fu proprietà regia e per un certo periodo fu retto da Giovanni Conte. A tale epoca risalgono alcune ristrutturazioni del castello che nel 1273 ebbe un ospite illustre: il Conte Adenolfo XI d’Aquino in viaggio in Terra d’Otranto. Ulteriori modifiche e adeguamenti furono effettuati quando Ugento fu elevata a Contea da Giovanni Antonio Orsini del Balzo e comunque continuarono anche dopo, sino al XVII secolo.
Nel 1537 i pirati turchi, agli ordini del celebre corsaro Barbarossa, occuparono Ugento ed il castello subì gravi danni consistenti nella distruzione di due torri, dell’ala occidentale e del Torrione di Tramontana. Nel 1564 fu avviata la riedificazione della struttura ad opera dei Conti Pandone e continuata nel 1642 grazie al Conte De Andrada e successivamente ai Marchesi d’Amore che lo riportarono agli antichi splendori, trasformandolo in dimora residenziale. A questa epoca risalgono i lavori di abbellimento nell’atrio con la creazione della balconata e le sue arcate a bugne, l’edificazione dello scalone con le superfici rivestite di stucchi, nonché gli affreschi delle sale al primo piano ritraenti scene mitologiche.
Il Castello di Ugento nel complesso è un fortilizio – residenza a pianta trapezoidale con torri angolari.
Cosimo Enrico Marseglia