Con molta probabilità Galatone possedeva già una prima fortificazione in epoca normanna, eretta su una preesistente struttura difensiva bizantina o addirittura romana. Non si trattava sicuramente di una vera e propria cinta muraria in pietra, quanto piuttosto di un vallo con una palizzata lignea, a protezione di una torre in muratura. La struttura fu sicuramente investita, come tante altre in Puglia, dalla furia devastatrice di Guglielmo I de Hauteville detto il Malo, durante la guerra da lui condotta contro i feudatari ribelli, in particolare suo cugino Tancredi de Hauteville Conte di Lecce.
Successivamente, durante la dominazione sveva fu avviata la costruzione di un castello, per volere della famiglia Gentile di Nardò, infeudata della Signoria di Galatone direttamente da Federico II. A tale epoca sarebbero attribuiti alcuni reperti murari rinvenuti durante alcuni lavori di restauro all’interno delle facciate del palazzo.
Su tale nucleo, sotto la dominazione angioina, venne edificata l’imponente torre a pianta tronco-piramidale interamente scarpata alla base e cubica nella parte superiore che, ancora oggi è possibile ammirare, le cui forme e linee sono quelle sobrie ed essenziali dell’architettura militare dell’epoca.
Nel XVI secolo per volere della famiglia Squarciafico, feudataria di Galatone, fu edificato accanto alla torre il Palazzo Marchesale, che venne addossato alla stessa attraverso un muro corredato di uno sfarzoso portale rinascimentale. Molto elegante nel prospetto, il Palazzo Marchesale è ulteriormente aggraziato ed alleggerito da finestre decorate con motivi floreali di epoca tardo – cinquecentesca ed allo spigolo ovest della facciata campeggiano scolpiti i blasoni delle famiglie succedutesi nella Signoria: Squarciafico, Pinelli, Pignatelli e Grillo. Il palazzo è collegato alla torre attraverso un ponte in muratura a doppia arcata che corre sopra il muro ed il portale.
Gli ambienti interni, gravemente danneggiati a causa del sisma che colpì il paese nel 1743, provocando il crollo dell’ala settentrionale della struttura, prevedevano scuderie, stalle, magazzini ed alloggi della servitù al pianterreno, mentre il piano nobile era adibito a residenza dei Signori.
Cosimo Enrico Marseglia