Il Forte de Laclos, di cui oggi rimane ben poco, sorgeva sull’Isoletta di San Paolo, una delle Cheradi, situate nel Mar Grande di fronte alla città di Taranto e che tuttora ne controllano l’accesso al porto. Il forte venne costruito alla fine del XVIII secolo dalle armate giacobine francesi discese a sostegno della Repubblica Partenopea. Quando i Transalpini furono costretti a ritirarsi, la fortezza cadde in stato di abbandono, tuttavia nel 1803 l’allora Primo Console Napoleone Bonaparte decise lo stanziamento di una forza di 13 mila unità a presidio del Golfo di Taranto, di conseguenza il forte venne nuovamente occupato e ristrutturato.
Nei piani del futuro Imperatore dei Francesi la struttura rivestiva un’importantissima funzione di natura strategica, quale avamposto per il controllo del Mediterraneo e, principalmente, per ostacolare i traffici commerciale e militari britannici. Il comando della piazza venne affidato al Generale della Riserva di Artiglieria Pierre Choderlos de Laclos, noto autore del romanzo epistolare Les Liaisons Dangereuses, in italiano Le relazioni pericolose, un’opera scandalosa per l’epoca e da cui sono stati tratti diversi film, il più famoso dei quali del 1988 diretto da Stephen Frears con John Malkovich, Glenn Close, Michelle Pfeiffer e Uma Thurman.
Dopo pochi mesi, tuttavia, il Generale si ammalò di dissenteria e morì nel Convento di San Francesco d’Assisi ma, avendo rifiutato i conforti religiosi, venne seppellito all’interno del forte che da lui prese il nome. Le ultime notizie che abbiamo della sepoltura del de Laclos risalgono al 1814, in occasione di un preventivo relativo al restauro della struttura, dopo non abbiamo più traccia e si ritiene non a torto che i Tarantini, in odio verso i Francesi, avrebbero disperso in mare le sue spoglie.
Alla fine del XIX secolo il Forte Laclos venne in massima parte demolito, per far posto alla Batteria Vittorio Emanuele II, successivamente ribattezzata Batteria Umberto I.
Cosimo Enrico Marseglia