Fu dopo la presa di Otranto da parte dei Turchi, nel 1480, che su disposizione del Re di Napoli Ferrante, o Ferdinando I,d’Aragona Giurdignano venne fortificata e successivamente, nei primi anni del XVI secolo, fu eretto il primo Palazzo Baronale, quale baluardo contro nuove eventuali incursioni piratesche. Poco più di un secolo più tardi, alla struttura venne aggiunto un secondo palazzo attiguo, circondato da un fossato, terminato agli inizi del XVIII secolo.
La proprietà del suddetto palazzo passò attraverso diversi signori, sino a giungere nel XIX secolo alla famiglia Alfarano – Capece. Attualmente la struttura appartiene al Comune.
Il portale di ingresso è un arco bugnato a tutto sesto, sovrastato da un blasone ormai quasi indecifrabile, sul cui retro si scorgono i resti di un ponte levatoio, a testimonianza del fossato che un tempo circondava la struttura. Nel cortile è possibile osservare il prospetto del palazzo sul quale si staglia una balconata barocca sorretta da due profonde arcate.
Salendo lungo una scala alquanto ripida sul versante posteriore del palazzo, si entra in un ampio salone con volte a botte, i cui affreschi purtroppo sono seriamente danneggiati. Alcuni medaglioni, col rilievo di teste di nobili in puro stile barocco, sono circondati da cornici policrome ed ugualmente di diversi colori è anche il pavimento. I soffitti delle altre sale sono stati rifatti nei primi anni del XX secolo, mentre gli affreschi che un tempo ornavano le pareti sono oramai andati irrimediabilmente perduti. Le finestre, le cui cornici testimoniano una mescolanza di vari stili artistici, recano in alto i blasoni di diverse famiglie nobili.
Cosimo Enrico Marseglia