Il Palazzo Ducale di Cavallino, chiamato anche Castello, residenza della famiglia Castromediano–Limburg, venne costruito nella seconda metà del XV secolo e nel corso degli anni ha subito diversi interventi di ampliamento e aggiunte che lo hanno reso simile ad una fortezza. La facciata posteriore, orientata a nord risale al quattrocento mentre il versante orientale ed il prospetto principale fornito di merli sono del XVI secolo, come anche il bastione.
La struttura ha una pianta quadrangolare con la facciata principale bastionata. L’interno e formato da un atrio all’incirca poligonale e leggermente spostato verso oriente rispetto all’asse, in cui si trova la grande statua di Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ed ha diversi locali decorati secondo le caratteristiche del gusto barocco, in special modo la Galleria, che secondo Cosimo De Giorgi e altri studiosi, è considerata come una delle più belle sale delle residenze patrizie salentine, la sala delle armi ed il salotto al cui interno vi sono due quadri di notevole importanza, uno dei quali può essere attribuito al pittore leccese Oronzo Tiso (1726 –1800). Inoltre nella struttura vi è anche una cappella fatta costruire da Don Giovanni Antonio II Castromediano nel 1565, dotata di due piccoli altari dedicati alla Madonna Addolorata ed alla Madonna di Leuca. Nel palazzo visse Sigismondo Castromediano, patriota che scrisse una pagina importante del Risorgimento italiano.
Attualmente la proprietà del Castello è divisa tra la Provincia di Lecce, il Comune di Cavallino e gli eredi della famiglia Castromediano.
Cosimo Enrico Marseglia