Il primo nucleo di una fortezza venne costruito a Montemesola a cavallo fra il XV ed il XVI secolo, i cui resti sono tuttora visibili sul versante meridionale del Palazzo Marchesale. Questi si distinguono per le particolari articolazioni delle mura, sulle quali sono inglobate due garitte, ed a cui sul finire del XVIII secolo vennero aggiunti altri corpi di fabbrica. Tali ristrutturazioni portarono alla realizzazione dell’attuale Palazzo Marchesale, che si impone alla vista in tutta la sua maestosità.
La struttura, a pianta quadrangolare, si sviluppa su due livelli, cui si aggiunge un sottotetto illuminato da alcune finestre di forma rotonda simili ad oblò. La facciata principale presenta un portale barocco, su cui campeggia l’arme della famiglia Saraceno, e nove finestre al piano nobile. Dal portale si accede al cortile quadrangolare, che sul lato opposto presenta un androne in cui è ricavato uno scalone a doppia rampa, che conduce ad un medesimo pianerottolo, da cui si accede al piano nobile. L’architrave riporta l’anno di costruzione, il 1794, e chi la volle, nella persona di Andrea Saraceno. L’interno presenta ampi saloni con decorazioni sui muri che comunque necessitano di interventi conservativi di manutenzione, mentre le coperture di legno, alte all’incirca cinque metri dal pavimento, sono formate da travi a vista ed assi di legno, ornate con motivi floreali. Si suppone che ulteriori affreschi murali siano coperti da diversi strati di calcina.
Un recente Decreto Ministeriale ha apposto il vincolo storico sulla struttura, dichiarata Monumento Nazionale.
Cosimo Enrico Marseglia