Un primo nucleo dell’attuale Palazzo Marchesale di Turi, risale all’epoca normanna, per la precisione sotto la Signoria di Goffredo de Hauteville, nipote di Roberto il Guiscardo, come risulta da alcuni elementi architettonici presenti nella struttura. Con ogni probabilità si trattava di una vera e propria fortezza medievale posta ai margini del centro abitato ed in posizione strategica, con funzioni di osservazione del territorio circostante, grazie alla sua elevazione superiore ai 270 metri sul livello del mare.
Nel XVI secolo, su iniziativa dei Signori di origine spagnola Francesco e Beatrice Moles, il castello subì le prime modifiche con la trasformazione della corte interna in piazza. Ulteriori ammodernamenti, che continuarono sino al XVIII secolo, cambiarono l’aspetto alla fortezza che gradatamente assunse le caratteristiche di una residenza signorile. Nel 1741 la struttura venne venduta dai Moles al Barone Ottavio Venusio di Matera, successivamente nominato Marchese da Ferdinando IV di Borbone.
L’insieme si presenta con un corpo di fabbrica centrale, affiancato da due altri corpi ai lati leggermente accennati. Al primo piano si aprono delle finestre ampie, aperte su balconi tipicamente barocchi a petto d’oca in ferro battuto. Il portale si caratterizza per la sua maestosità e sino ad alcuni anni or sono presentava il blasone della famiglia Venusio. Superato il portale, si accede ad un vasto androne che consente l’ingresso al cortile interno.
Cosimo Enrico Marseglia
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