Nonostante le ridotte dimensioni e distanze, l’isola di San Nicola, nell’arcipelago pugliese delle Tremiti, si caratterizza per la presenza di imponenti fortificazioni. Fra queste, il Castello dei Badiali, una struttura fortificata inclusa nelle mura di cinta che dominano lo spazio marittimo circostante dalla sommità su cui sorge. La struttura risale all’epoca della dominazione angioina e fu voluta proprio da Carlo I d’Angiò e dalla comunità di Monaci Cistercensi stanziati sull’isola, quale posto di avvistamento e difesa contro le continue incursioni operate dal mare dai pirati saraceni e per la difesa dell’attigua Chiesa di Santa Maria a Mare. La posizione occupata, infatti, era di altissima importanza strategica. Nel corso dei secoli la struttura originaria subì diversi interventi di ampliamento e varie modifiche. Vi si arriva percorrendo una strada a gradoni abbastanza larga.
La Fortezza, invece, è l’estremo baluardo difensivo del Castello dei Badiali e si distingue per l’imponente muro merlato, un tempo circondato da un fossato per tutto il perimetro, che racchiude il dispositivo difensivo lungo l’asse Nord – Sud dell’isola. Su tale versante il castello era munito di tre accessi. Il primo di questi si trova alla destra del suddetto muro ed era munito di ponte levatoio ligneo, inoltre era protetto dal Torrione del Ponte, residuo dell’originale struttura difensiva angioina.
Sulla destra si scorgono la Torre del Cavaliere, ulteriore baluardo a difesa del castello, e la Torre dell’Ospedale, mentre sulla cortina è possibile osservare le feritoie utilizzate anticamente per il fuoco difensivo operato con armi da fuoco portatili quali, colubrine, archibugi o moschetti. Alla sinistra del portale di accesso, invece si erge un’imponente torre quadrangolare. Superato il portale si incontra il Corpo di Guardia posto all’interno della torre angioina. Una rampa consente di raggiungere i bastioni del suddetto torrione. La struttura è munita di beccatelli e caditoie per la difesa piombante.
Cosimo Enrico Marseglia