Fra il 1413 ed il 1421 l’abitato di Gagliano del Capo venne circondato da una cinta muraria, per proteggerlo dalle continue incursioni piratesche provenienti dal vicino mare. Il dispositivo difensivo offrì rifugio anche agli abitanti di alcuni casali ormai scomparsi come Misciano, San Nicola, Valiano ed altri. Probabilmente nello stesso periodo venne edificato un castello baronale, che sorgeva nei pressi della Chiesa Matrice e che nel 1495 venne donato, insieme al feudo di Gagliano, alla famiglia di origine albanese Castriota Scanderbegh.
Nella seconda metà del XVI secolo le strutture difensive vennero ulteriormente rinforzate in seguito all’incursione effettuata nel 1547 dal pirata ottomano Dragut, che costò la deportazione in schiavitù di diversi abitanti. Nel corso dei secoli la struttura andò in rovina e, sui suoi ruderi, nella prima metà del XX secolo venne edificato Palazzo Ciardo, in cui nacque il pittore salentino Vincenzo Ciardo.
Della struttura originale è sopravvissuto soltanto un torrione, al cui interno attualmente vi è una cappella. Alla base della struttura esiste una grande cisterna, mentre l’antico fossato del maniero è stato colmato ed oggi è un piazzale adibito a diverse manifestazioni ecclesiastiche. Palazzo Ciardo, che si sviluppa su due piani, è adesso proprietà della parrocchia che lo utilizza per diverse attività quali, convegni, catechismo, sala musica e biblioteca.
Cosimo Enrico Marseglia