Buongiorno amici, oggi vi facciamo scoprire i trappeti ipogei avetranesi. Immersi nella parte più antica di Avetrana, troviamo i trappeti ipogei, frantoi scavati nella roccia, producevano l’oro dell’economia avetranese del 1500, l’olio di oliva. Il Trappeto era scavato a 5/6 metri di profondità, perché l’ambiente in cui avveniva la spremitura delle olive fosse tiepida e costante. Queste accortezze potevano essere date in un ambiente sotterraneo. Ad Avetrana i lavori di restauro del Torrione portarono alla luce vasti trappeti sottostanti, le mangiatoie per il bestiame ed il ricovero del capo dei frantoiani detto “nachiru”, cioè nocchiero, corrispondente al termine greco di “capitano di barca”. Attualmente ad Avetrana è stato rinvenuto un altro Trappeto ipogeo nella parte sottostante di Piazza Vittorio Veneto, chiamato Trappeto del Principe
Salvatore Cosma