Disastro senza precedenti a Genova. Oltre cento metri del ponte Morandi sull’autostrada A10 sono crollati mentre imperversava un temporale. Decine i veicoli coinvolti: secondo fonti dei soccorritori i morti accertati sono 20, tra loro anche una bambina. Ma il bilancio, purtroppo, rischia di aggravarsi ancora. Sono almeno una decina i dispersi che i soccorritori stanno cercando.
Entrambe le carreggiate sono precipitate improvvisamente al suolo, schiantandosi decine di metri più in basso. Sul posto lavorano senza sosta ai soccorsi Vigili del Fuoco, ambulanze, forze dell’ordine, esercito e unità cinofile. “Qui c’è l’inferno”, ripetono i soccorritori impegnati nella ricerca e nel recupero di persone. Il fatto che abbia smesso di diluviare – spiegano – per fortuna ora può rendere più agevoli le ricerche e i soccorsi”. “La dimensione è epocale, decine di morti tra chi è precipitato dal viadotto e chi è rimasto incastrato sotto le macerie”, dice Francesco Bermano, direttore del 118 di Genova. “Abbiamo l’appoggio pieno di Lombardia e Piemonte, tutti gli ospedali sono a disposizione. Stiamo lavorando ma in questo momento non abbiamo ancora la dimensione piena del problema. I feriti che siamo riusciti a raggiungere – ha aggiunto – sono una dozzina, il lavoro grosso lo stanno facendo i Vigili del fuoco”. Secondo i dati raccolti dalla Protezione Civile al momento del crollo erano in transito sulla struttura una trentina di veicoli, più alcuni mezzi pesanti. Il crollo del ponte non ha coinvolto persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo gli occupanti dei veicoli caduti.
Sette persone sono state estratte vive dalle macerie e trasferite con l’elicottero dei vigili del fuoco negli ospedali della città. “Ci sono quattro codici rossi politraumatizzati e traumatizzati cranici e alla colonna vertebrale e tre soggetti fratturati, ha detto il direttore generale Asl 3 Carlo Bottaro. In più ci sono traumatizzati psichici, cioè donne e bambini che hanno assistito al crollo del ponte”. E’ stato allestito, per questi pazienti, un’unità psicologica e psichiatrica ad hoc. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte, mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. E’ quanto riferiscono fonti dei carabinieri che stanno intervenendo sul posto. In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parte di ponte che non è crollata.
Sarebbe stato un cedimento strutturale a provocare il crollo: dalle prime informazioni, il cedimento sarebbe avvenuto nel tratto che sovrasta via Walter Fillak, nella zona di Sanpierdarena.
Autostrade: era in corso consolidamento. Castellucci: “Ponte non era pericoloso” In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”, assicura Autostrade. “Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso e che andasse chiuso. Autostrade per l’Italia ha fatto e continua a fare investimenti”, dice inoltre l’amministratore delegato della società Giovanni Castellucci, al Gr1. Il tratto autostradale A10 a Genova e l’innesto sull’autostrada per Serravalle producono “quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura del viadotto ‘Morandi’, in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua”. Lo si legge in una relazione di Autostrade per l’Italia del maggio 2011 sull’adeguamento del sistema A7-A10-A12. Sotto al viadotto ci sono centri commerciali e capannoni industriali, oltre ad alcuni edifici residenziali. Sotto alla struttura corre anche la ferrovia che collega Genova a Milano. Da quanto si apprende sembra che la parte di viadotto crollata, nella parte centrale, abbia colpito in prevalenza il letto del torrente Polcevera. Il crollo ha colpito una parte del centro Amiu, l’azienda ambientale del comune, dove si trovano uffici e dove viene gestita la logistica. Una parte del fabbricato risulta distrutta. Due furgoni Porter e un camion risultano schiacciati.
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Il momento del crollo
Non adatto ai deboli di cuore o impressionabili.. ecco il video in diretta del crollo.
Non ci resta che pregare!!! #vigilidelfuoco stanno facendo del loro meglio !!#Genova #pontemorandi pic.twitter.com/JyEiZydbjp
— Massimo Liguori (@MassimoLiguori9) 14 agosto 2018
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