“Oggi sono stata a Manduria per portare un mazzo di fiori davanti casa di Antonio, 66enne seviziato e torturato da una baby gang e poi tragicamente morto.
Fratelli d’Italia sta depositando in questi giorni la proposta di legge per l’introduzione del reato di bullismo. È ora di usare il pugno di ferro contro i bulli, maggiorenni e minorenni!” Con queste parole Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia, oggi in visita a Manduria, ha voluto rendere omaggio all’anziano morto in seguito alle aggressioni ripetute di un branco di bulli. La parlamentare ha portato un mazzo di fiori davanti l’abitazione dove viveva Antonio Stano, il pensionato morto a Manduria che è stato oggetto di bullismo e violenza da parte di 8 ragazzi. A rompere il muro di omertà è stata una giovanissima di 16 anni, fidanzata di uno degli otto fermati (sei minorenni e due ragazzi di 19 e 23 anni) definiti dal procuratore di Taranto “piccoli criminali ben organizzati”. Dopo aver raccontato di alcuni adulti (lo zio di un fermato) che stavano cercando di inquinare le indagini, la ragazza ha mostrato e consegnato due filmati agli agenti (inviati un amico che non è tra gli indagati) e raccontato quel che sapeva sul quel giro di video su Whatsapp. Ha fatto quello che non hanno fatto i tanti ragazzini che hanno visto quei video e che, quando hanno saputo che l’uomo era in coma, hanno iniziato a chattare freneticamente per dire di non inviare più a nessuno i filmati e di cancellarli.
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