Oggi si festeggia la natività di San Giovanni Battista, il santo più imbattibile in quanto patrono: sono molte le città e paesi in Italia che si sono affidati alla sua protezione. Anche Maruggio, Sava e tanti altri paesi in Puglia lo hanno come patrono: Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Fasano, Motta Montecorvino, Morigino, San Giovanni Rotondo, Turi, Veglie.
Prima del 1928 anche Maruggio celebrava San Giovanni Battista, suo Santo Patrono il 24 Giugno, data di nascita e non di morte come accade normalmente per gli altri santi.
I santi protettori di Maruggio sono San Giovanni Battista e San Cristoforo (co-protettore) che vengono festeggiati il 13 e 14 luglio. Il culto di San Giovanni Battista (San Giuanni) come protettore di Maruggio è dovuta anche alla lunga permanenza (1315-1819) dei Cavalieri Gerosolimitani di SanGiovanni (di Malta) che divulgarono il culto del Santo, costruendo anche la Chiesa di San Giovanni che successivamente divenne ricovero per i pellegrini prima di proprietà privata, acquistata da poco dal Comune di Maruggio.
La motivazione che spinse i cittadini maruggesi a chiedere al vescovo pro tempore di spostare la data
dei festeggiamenti, secondo la credenza popolare, è dovuta all’intervento miracoloso di San Giovanni
Battista che allontanò un violentissimo temporale che minacciava il raccolto e la comunità stessa.
“Oziti San Giuanni ”, a metà tra filastrocca e preghiera, veniva recitata dai nostri anziani quando il cielo veniva ricoperto da nere nubi e scoppiavano quei temporali i cui tuoni facevano tremare i vetri delle porte di casa, facendo temere per i propri cari ancora fuori per le campagne a lavorare.
Preghiera per scongiurare il maltempo:
Oziti San Giuanni e no durmiri
Ca sta vesciu tre nuvelle caminari:
una ti acqua, una ti vientu e
una ti mali tiempu,
do la ma purtà stu mali tiempu?
Sotta na grotta scura
Donca no canta gallu
E no luci luna
Do no prattica nisciuna criatura
Traduzione:
“Alzati, San Giovanni, non dormire,
che sto vedendo tre nuvole venire:
una di acqua, una di tuoni e una di vento.
Dove lo portiamo questo maltempo?
Sotto una grotta oscura,
dove non canta gallo e dove non brilla la luna,
affinché non faccia del male
a me e a nessun’altra creatura”.
Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce.
Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”.
Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra i nati da donna”.
Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. È tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico santo dopo Maria ad essere ricordato nella liturgia, oltre che nel giorno della sua morte (29 agosto), anche nel giorno della sua nascita terrena (24 giugno); ma quest’ultima data è la più usata per la sua venerazione, dalle innumerevoli chiese, diocesi, città e paesi di tutto il mondo, che lo tengono come loro santo patrono.
Inoltre fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle varie lingue; e tanti altri santi, beati, venerabili della Chiesa, hanno portato originariamente il suo nome; come del resto il quasi contemporaneo s. Giovanni l’Evangelista e apostolo, perché il nome Giovanni, al suo tempo era già conosciuto e nell’ebraico Iehóhanan, significava: “Dio è propizio”.
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