Si è celebrata sabato 9 febbraio la “IV Giornata Mondiale della Lingua Ellenica”, che ha avuto luogo presso il Centro Convegni del Campus Ecotekne dell’Università del Salento-Lecce.
La manifestazione, organizzata dal comitato promotore tra cui spicca l’impegno dei docenti dell’Ateneo salentino, Proff. Adele Filippo, Alessandra Manieri e Saulo Delle Donne, ha avuto come scopo quello di coinvolgere studiosi, studenti e l’intera comunità culturale in una riflessione sul patrimonio linguistico greco, ponendo al cuore della manifestazione la partecipazione delle giovani generazioni.
Tra l’articolata prolusione del Prof. Mario Capasso e l’apprezzata conclusione del professore emerito di Letteratura Greca, Prof. Pietro Giannini, è stato infatti dato spazio agli interventi dedicati, affidati a gruppi di studenti provenienti dai Licei ad indirizzo classico delle province salentine di Lecce, Brindisi e Taranto, protagonisti di rappresentazioni teatrali e canore, capaci di affascinare gli spettatori e riportarli indietro nel tempo.
Magistrale la performance dei ragazzi del Liceo “De Sanctis – Galilei” di Manduria, che, guidati sapientemente dai docenti dell’istituto, prof.ssa Luana D’Aloja e Giovanna Caforio, hanno portato sul palco il loro personale tributo scenico, approfondendo con parti recitate accompagnate da note musicali le varie sfumature che la parola “estasi” può assumere (dal greco: έκσταση, composto di ἐκ o ἐξ + στάσις, ex-stasis, “essere fuori”).
Tra gli illustri ospiti particolarmente apprezzato il messaggio del Presidente del Consiglio Didattico di Lettere di Lecce, Prof. Mario Capasso, che si è soffermato sull’importanza della conoscenza delle lingue classiche tra i giovani, sostenendo che “si dovrebbero incrementare le ore di latino e di greco nelle istituzioni scolastiche, perché sono tra le lingue più belle e affascinanti del patrimonio linguistico, capaci di promuovere la crescita dell’individuo sotto ogni punto di vista”. Non si deve dimenticare, infatti, che il nostro territorio conserva ancora viva la tradizione ellenica: la lingua latina e greca non sono da considerarsi lingue morte, ma simbolo inconfondibile della continuità tra l’età antica e quella contemporanea, il cui studio e approfondimento rendono i parlanti più consapevoli dell’uso del mezzo linguistico odierno, nonché costituiscono le fondamenta della storia del nostro territorio.
Viola D’Abramo, Alessia Pichierri, Gianni De Pascale, Emanuele Perrucci e Michele Mezzolla
Foto a cura di: Ludovica Filomena
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