Grottaglie – Nella giornata di ieri gli Agenti del Commissariato di Grottaglie, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Taranto, nei confronti di VESTITA Pietro 21enne grottagliese già noto alle Forze dell’Ordine e di due altri ragazzi entrambi poco più che maggiorenni, ritenuti tutti responsabili di sequestro di persona e violenza privata nei confronti di un loro coetaneo.
Le indagini dei poliziotti sono partite a seguito di una denuncia presentata da un giovane grottagliese di 18 anni che nella notte del 12 novembre scorso aveva dichiarato agli Agenti del locale Commissariato di essere stato sequestrato e violentemente percosso da un gruppo di ragazzi della sua età .
Le immediate indagini sull’accaduto, permisero agli investigatori nella stessa notte di identificare il VESTITA -capo del gruppo di giovani – come uno degli autori del violento episodio di trarlo successivamente in arresto.
Gli accertamenti proseguiti senza sosta, hanno permesso agli Agenti del Commissariato di chiarire la dinamica dell’aggressione avvenuta intorno alla mezzanotte del 12 novembre scorso, allorquando un gruppo di sette ragazzi, capeggiaticome già detto dal VESTITA, aspettarono sotto casa la loro vittima e lo costrinsero con la forza ad entrare in una delle due macchine in loro possesso. Successivamente il branco portò il giovane in una strada di campagna nella periferia di Grottaglie, e dopo averlo letteralmente denudato iniziò a percuoterlo violentemente con un bastone. Il malcapitato giovane, dopo la violenza subita fu fatto rivestire ed a bordo della stessa auto, nella quale era stato costretto a salire in precedenza, fu riaccompagnato nei pressi della sua abitazione.
Nella giornata di eri, gli investigatori , a conclusione degli accertamenti nel corso dei quali sono emerse la responsabilità a vario titolo di ciascuno dei 7 componenti del gruppo in merito all’episodio, hanno tratto in arresto due diciottenni ritenuti gli autori insieme al VESTITA del sequestro e delle percosse al loro coetaneo. Per gli altri 5 ragazzi invece è stato disposto il divieto di avvicinarsi alla vittima e il divieto di avvicinarsi sia al domicilio che a tutti i luoghi abitualmente frequentati dalla stessa.
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