Durante la giornata di ieri, martedì 14 febbraio 2023, la Guardia Costiera di Taranto ha posto sotto sequestro 200 Kg. di oloturie, anche detti cetrioli di mare, di cui è vietata la pesca in quanto specie marina protetta cne riveste un ruolo centrale per riequilibro dell’ecosistema maino.
I militari, durante l’attività di controllo del territorio operata sempre in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica, hanno notato alcuni movimenti anomali tra due autovetture in un area isolata del quartiere Tamburi di Taranto. Dopo essersi appostati ed aver monitorato i movimenti dei mezzi, hanno iniziato a seguire una delle due autovetture e sono intervenuti per il controllo accertando la detenzione di 8 bidoni di plastica contenenti le Oloturie.
Il trasportatore è stato, quindi, deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione (visto l’ingente quantitativo) e disastro ambientale. Studi scientifici del CNR, infatti, hanno dimostrato che la pesca delle Oloturie causa gravi ed irreparabili danni per l’ambiente, diminuendo la biodiversità ed alterando gli equilibri ecologici, tema questo di grande rilievo per la Procura della Repubblica. Nella giornata di domenica, inoltre, durante i consueti pattugliamenti effettuati dalle unità navali dipendenti veniva intercettato un pescatore abusivo intento nella pesca dei ricci di mare. Allo stesso veniva comminata una sanzione amministrativa pari a 2000 euro e posto sotto sequestro il pescato (circa 350 esemplari).
La vigilanza e il controllo del territorio per contrastare questi fenomeni cosi dannosi per il nostro mare sarà costante e l’attività di repressione sarà portata avanti senza soluzione di continuità anche in futuro.
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