Nei giorni scorsi, un’unità navale della Capitaneria di Taranto – Guardia Costiera e una pattuglia terrestre, impegnate nella costante e diuturna attività di pattugliamento finalizzata al controllo del territorio, in stretta collaborazione con personale dell’ASL, ha intercettato 2 soggetti intenti a caricare mitili presso un impianto abusivo sotto sequestro, situato nel 1 seno del Mar Piccolo.
L’intero quantitativo (5 quintali in taglia commerciale) è stato sequestrato e smaltito grazie all’intervento dei mezzi della Kyma Ambiente.
I 2 soggetti sono stati denunciati per i reati di violazione di sigilli e per la commercializzazione di prodotti pericolosi per la salute pubblica, ai sensi degli artt. 650 e 444 del codice penale nonché per la violazione dell’ordinanza regionale che vieta lo spostamento e la commercializzazione dei mitili del 1 seno dopo il 01 marzo.
Il prodotto, peraltro, è risultato privo di qualsivoglia documento che ne accertasse la provenienza.
Per gli indagati vige, comunque, il principio di presunzione di innocenza fino a pronuncia di sentenza definitiva.
L’attività di controllo, finalizzata alla repressione di tali fenomeni, viene costantemente portata avanti dalle donne e dagli uomini della Capitaneria di porto di Taranto per garantire il rispetto delle norme volte alla tutela dei consumatori e degli stessi mitilicoltori “regolari” che operano sul territorio.
Infine, si raccomanda sempre al cittadino di pretendere di conoscere la provenienza dei prodotti ittici destinati al commercio ed al consumo, come prescritto dalle norme nazionali ed unionali, al fine di tutelare la propria salute e scongiurando quindi ogni rischio.
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