TARANTO – Sarebbero ben presto finiti sulle nostre tavole, gli oltre quattro quintali di molluschi bivalve (cozze nere) che, nell’ambito di verifiche dirette alla tutela della salute pubblica inerenti la filiera della pesca, personale della Sezione Polizia Marittima appartenente alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Taranto, ha sottoposto a sequestro giudiziario, perchè privi di ogni documentazione/certificazione sanitaria attestante l’edibilità del prodotto, trattandosi di prodotto proveniente dal Primo Seno del mar Piccolo di Taranto e quindi prelevato in violazione dell’Ordinanza n. 1989 dell’ASL di Taranto del 22.07.2011 e dell’Ordinanza n. 188 del 2016 della Regione Puglia.
In particolare, l’attività di controllo del territorio da parte del citato personale della Guardia Costiera di Taranto consentiva ai militari di individuare e fermare in due distinte circostanze due furgoni che avevano appena caricato il prodotto già insacchettato e pronto per la vendita diretta al consumatore, proveniente dal Primo Seno del Mar Piccolo.
Tutto il prodotto veniva quindi sequestrato penalmente in quanto nocivo per la salute pubblica e successivamente distrutto, mentre i due responsabili dell’attività illecita venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Occorre precisare che l’attività di che trattasi rientra in una più ampia attività di controllo di tutta la filiera ittica che la Guardia Costiera di Taranto conduce quotidianamente con ogni mezzo, con particolare attenzione all’allevamento dei molluschi, tanto sia per tutelare la salute e l’incolumità pubblica sia per tutelare questo fondamentale comparto dell’imprenditoria tarantina e relativo ceto dei mitilicoltori, affinchè la “cozza tarantina” continui ad essere conosciuta quale prodotto di pregio, apprezzata per questo in tutto il mondo.
Sempre con riferimento all’attenta vigilanza, condotta per mare e per terra sull’intero comparto ittico, si segnala l’ennesimo sequestro di datteri, per un totale di 7 kg di prodotto appena raccolto da tre subacquei nelle acque prospicienti il porto di Taranto, operato dal personale della Guardia Costiera di Taranto.
Nella circostanza i subacquei venivano sorpresi mentre con l’utilizzo di un mezzo nautico effettuavano la cattura del dattero di mare con pinze e martello e colti in flagrante, nonostante avessero occultato il prodotto raccolto e gli attrezzi sul fondo, grazie all’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco del Comando Taranto, si riusciva a recuperare sia il prodotto che gli attrezzi impiegati. Il mezzo nautico, risultato tra l’altro privo di assicurazione veniva sequestrato così come l’attrezzatura impiegata ed il prodotto catturato, successivamente distrutto perché non commercializzabile, mentre i tre soggetti responsabili dell’attività illegale sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria.
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