VERONA – Le voci di 4600 coristi, 256 cori presenti, 18 regioni italiane rappresentate. Sono i numeri di “Conto cento, canto pace”, uno dei più grandi happening corali mai realizzati, tenutosi domenica 24 maggio nello scenario senza tempo dell’Arena di Verona.
A tenere alte le insegne della Puglia il Coro Polifonico Alma Gaudia di Manduria (Ta), unica formazione pugliese presente a ranghi completi nel suggestivo anfiteatro romano, diventato per una notte il luogo in cui ricordare con il canto il Centenario della Prima Guerra Mondiale.
Patrocinato dal Consiglio dei Ministri, organizzato dall’Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali (ASAC) del Veneto e dal Comune di Verona, e finanziato dalla Regione Veneto, l’evento ha calamitato nella città scaligera non solo i cantori, ma anche un folto numero di accompagnatori e un altrettanto copioso pubblico.
La serata, condotta da Elisabetta Gallina, con gli interventi recitati dell’attore Roberto Puliero, ha ospitato il noto Coro SAT di Trento e tre speciali formazioni corali nate per l’occasione, composte da coristi “prestati” da diversi cori sparsi in Italia.
Il Coro Polifonico Alma Gaudia, invece, si è esibito dagli spalti, insieme con centinaia di altri cori, sotto la direzione unica del maestro Carlo Pavese, consulente artistico dell’evento. Sotto la sua bacchetta, seguita anche dall’orchestra sul palcoscenico, hanno cantato migliaia di coristi che, pur essendo giunti in Arena dopo un adeguato periodo di preparazione, non avevano mai concertato insieme. In repertorio, l’Inno di Mameli, La leggenda del Piave, due canti a canone e gli alpini Signore delle cime, Tapum e Ai preat la biele stele. Gran finale con il Va’ pensiero, cantato da tutta l’Arena in un crescendo incontenibile di partecipazione.
«Questa esperienza – sottolinea il M° Salvatore Moscogiuri, direttore dell’Alma Gaudia – è una delle più importanti tra quelle vissute dal coro, per ciò che ha rappresentato sul piano delle emozioni: ritrovarsi nel tempio della musica da protagonisti suscita senzazioni uniche, nei professionisti come nei semplici appassionati».
Chi vorrà respirare a distanza quella stessa atmosfera, potrà ancora farlo seguendo prossimamente la messa in onda dell’evento “Conto cento, canto pace” sulle frequenze satellitari e digitali di Telepace.ciò che ha rappresentato sul piano delle emozioni: ritrovarsi nel tempio della musica da protagonisti suscita senzazioni uniche, nei professionisti come nei semplici appassionati».
Chi vorrà respirare a distanza quella stessa atmosfera, potrà ancora farlo seguendo prossimamente la messa in onda dell’evento “Conto cento, canto pace” sulle frequenze satellitari e digitali di Telepace.
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