Oggi è la Festa della Mamma. Anche della mia che non c’è più da vent’anni. Nonostante il sole e questo leggero venticello che ci accarezza, oggi è una giornata inutile ma necessaria. In questo momento sto visitando il tramonto della mia infanzia, scomparsa in quel “piccolo mondo antico” che fu la mia origine. Ho cercato la solitudine e l’ho trovata nella mia stanzetta-pensatoio perché voglio scrivere. Scrivo perché prego, scrivo perché penso, scrivo per avvicinarmi alla mia vita autentica. Scrivere è per me un piacevole esercizio di solitudine. Perché solo così posso afferrare l’attimo fuggente del mio pensiero che non andrà sprecato. Scrivo per non perdere la mia memoria e con essa il ricordo dei giorni belli vissuti accanto alla mia Mamma.
Cari amici, mi rivolgo a voi con affetto: «Non sciupate i vostri ricordi, i vostri affetti, la vostra memoria rincorrendo freneticamente il successo, il lusso, la vanità il protagonismo. Conservate i vostri ricordi come in un salvadanaio, non fateli versare per terra, e se cadono, raccoglieteli.»
Provate a scrivere anche voi: poche righe, un pensiero, una citazione, una sola pagina dedicata alla vostra Mamma, perché la pagina, a volte, è un salvadanaio, per non dilapidare i ricordi… e per sentirsi meno soli.
Tonino Filomena
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