Ha ottenuto la libertà dopo due giorni e mezzo di carcere nella casa circondariale di Taranto il giovane torricellese che aveva aggredito con un bastone uno studente all’uscita dell’istituto alberghiero di Maruggio. «Sono dispiaciuto, ho fatto una stupidata», così ha dichiarato, ieri durante l’interrogatorio nell’udienza di convalida dell’arretso, il diciannovenne di Torricella alla presenza del suo avvocato difensore, Davide Parlatano, ha riconosciuto davanti al giudice delle indagini preliminari, Benedetto Ruberto, l’errore commesso, confermando ciò che aveva dichiarato al momento del fermo guadagnandosi così la liberazione con il solo obbligo di non avvicinarsi allo studente che ha preso a bastonate davanti alla scuola.
Rispondendo a tutte le domande poste, l’indagato ha raccontato l’origine del suo colpo di testa. A quanto pare alcuni giorni prima tra i due giovani c’erano stati degli screzi di banale origine. Una prima volta in un bar di Manduria e successivamente, a distanza di qualche giorno, in un altro locale di Torricella. In entrambe le occasioni ci sarebbe stata una lite limitatasi alle parole, forse qualcuna di troppo, poi il rancore che il diciannovenne ha covato sino a venerdì mattina quando ha deciso a chiudere il conto in quella maniera: ha postato una foto sul suo profilo Instagram mentre teneva in mano il bastone con una frase del tipo: «sto venendo a Maruggio, ora succede un casino». La sua reale intenzione, ha raccontato ieri al giudice, era quella di chiarire le ragioni della lite ma evidentemente l’intemperanza ha preso il sopravvento.
L’episodio che ha scosso i numerosi studenti dell’istituto professionale, è fortunatamente finito con l’arrivo dei carabinieri della stazione di Maruggio che hanno fermato l’aggressore portandolo in caserma da dove, su disposizione del magistrato di turno, il pubblico ministero Rosalba Lo Palco, è stato rinchiuso nel carcere di Taranto con l’accusa di lesioni personali aggravate e di porto abusivo di arma impropria. La sua vittima, invece, è stata soccorsa e accompagnata all’ospedale di Manduria dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di quindici giorni.
Fonte: La Voce di Manduria
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