Per tornare ai “sapori di un tempo” e alle “tradizioni contadine della Puglia” in alcuni paesi del nord barese di tradizione contadina, si prevedeva e si prevede ancora oggi la preparazione di una macedonia autunnale che tradizionalmente si porta in tavola il 2 novembre.
La Colva, simbolo di vita
La Colva, chiamata anche “grano dei morti”, riporta ad una tradizione lontana nel tempo, risalente alla Grecia antica questa ricetta è conosciuta come Koliva, . Anche se è legato alla commemorazione dei morti, questo dolce, come nella tradizione messicana, è un inno alla vita, un connubio di ingredienti che simboleggiano la rinascita, quali il grano bollito, che deve essere benedetto durante la funzione religiosa di Ognissanti, o il melograno, che ricorda il sangue, simbolo di fertilità.
Tutti gli ingredienti della Colva venivano anche riposti nelle tombe dei morti, perché questi avessero nutrimento nell’aldilà.
Non è un dolce da consumare in allegria, però è davvero un ottimo dolce. La Colva si prepara appunto nei mesi invernali, quando è possibile trovare uva e melagrane. Per il dolce in questione è necessario anche del vincotto, una preparazione a base di mosto di uva o di fichi secchi; il dessert si completa con del cioccolato a scagliette e della frutta secca.
COTTURA: 1 h circa
TEMPO DI PREPARAZIONE: 15′
INGREDIENTI:
- *4 persone
- * 500 gr di grano tenero
- 1 grappolo di uva bianca
- 100 gr di noci
- 100 gr di mandorle
- 1 melagrana (chicchi)
- vincotto
- cioccolato fondente a scaglie a piacere
- fichi secchi a piacere
PREPARAZIONE: Per preparare la vostra colva, ricordatevi di mettere in ammollo in acqua il grano tenero, per almeno un giorno. Scolate il grano ammollato e poi mettetelo a cuocere in una pentola piena d’acqua, per circa un’ora, o comunque seguendo le indicazioni sull’etichetta della confezione o controllando la cottura man mano. Scolate il grano ormai cotto e versatelo in una ciotola. Amalgamate il grano cotto con del vincotto – che trovate già pronto in alcuni negozi alimentari altamente specializzati – quanto basta, a seconda dei vostri gusti. Arricchite la colva pugliese con degli acini di uva, a cui avrete tolto i semini, le mandorle tostate e i gherigli di noci tritati grossolanamente. Completate con i chicchi di una melagrana, con dei fichi secchi fatti a pezzettini e con una pioggerella di scagliette di cioccolato fondente. Servite la vostra colva, in piccole ciotoline.
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