“È notte”. Inizia così uno dei più avvolgenti ed emozionanti libri di Tonino Filomena: Il canto della nostalgia. Un viaggio attraverso la memoria per ricondurre il passato nel presente. Il termine nostalgia fu coniato per la prima volta nel tardo XVII secolo e considerato uno stato mentale non adattivo e in alcune circostanze anche psicopatologico.
Eppure è sempre stata l’ispirazione di musicisti, poeti e scrittori. Negli anni, una serie di studi hanno dimostrato che, pur configurandosi come un’emozione simile alla tristezza, la nostalgia paradossalmente interviene nell’aumentare il tono dell’umore. Si passa quindi dal considerarla una malattia a sostenere che possa diventare una risorsa. Ma come è possibile questo se si configura come un’emozione simile alla tristezza? La risposta sta nel fatto che la tristezza, come tutte le altre emozioni, è di fondamentale importanza nella nostra vita perché ci costringe a fermarci, a riflettere, a trascorrere notti insonni, ad elaborare esperienze negative; ci costringe talvolta a toccare il fondo, fino a farci ritrovare nuovi equilibri.
La tristezza può essere buia come la notte, ma… “Nulla è più chiaro della notte in una camera da letto completamente al buio”. Accade dunque che il buio lascia spazio al chiarore. E proprio lì, in quello “spazio senza Tempo” e nel silenzio della notte, che l’autore può concedersi di esplorare gli stati emotivi dolorosi e di connettersi con la parte più profonda della propria anima. In quel momento la nostalgia prende forma. Interviene come a voler proteggere dalla paura di provare questi stati emotivi dolorosi diventando “un dolce e delicato canto consolatorio” che permette al passato e quindi ai ricordi, anche quelli più dolorosi, di integrarsi con il presente e di divenire sempre meno minacciosi.
Ecco perché “la Nostalgia può rivelarsi la nostra dolce compagna” che come un manto che avvolge e protegge. Una vera e propria risorsa che consente di ricostruire e di dare significato ad alcune esperienze della nostra vita.
Rosaria Micco, psicologa e psicoterapeuta
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