ROMA – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge sull’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. A confermare la notizia lo stesso premier su twitter.
L’abolizione sarà graduale e spalmata nell’arco di tre anni l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, che sarà ridotto al 60% il primo anno, al 50% il secondo anno e al 40% al terzo anno, per poi essere abolito del tutto.
Secondo la bozza del ddl entrata in Cdm, i partiti che non adotteranno uno statuto, con criteri di trasparenza e democraticità, non potranno essere ammessi a benefici quali le detrazioni per le erogazioni volontarie, la destinazione volontaria del 2 per mille e la concessione gratuita di spazi e servizi.
Fonte: Ansa.it
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