Non possiamo non esprimere la profonda incredulità nonché la piena indignazione del Consiglio dell’Ordine
degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Taranto, dopo aver letto la
nota stampa che l’Amministrazione comunale di Taranto ha fatto circolare nei giorni scorsi e che è tuttora
ben visibile anche sul sito istituzionale del Comune, nota che, per toni e contenuti inaccettabili ed
ingiustificabili, non ha precedente alcuno nella storia delle relazioni istituzionali del nostro Ordine.
Inaccettabile nei toni usati dall’Amministrazione comunale, perché carica di incomprensibile astio e livore
nei confronti di chi, come il nostro Ordine, pur nelle legittime diversità di opinioni e sensibilità, ha sempre
mantenuto educazione, correttezza e profilo istituzionale ineccepibile.
Inaccettabile nei contenuti in quanto l’incauto redattore della nota stampa dimostra di non aver ben
presente l’oggetto della questione sollevata dal nostro Ordine da circa un anno, sempre rimasta senza alcun
riscontro, preferendo l’arma dell’attacco mediatico a mezzo stampa, piuttosto sgangherato nella sintassi e
nelle argomentazioni addotte, quale elemento della dialettica democratica.
L’Ordine degli Architetti di Taranto, unitamente ad altre categorie professionali ed economiche, chiede da
mesi e a più riprese un incontro al primo cittadino di Palazzo di Città per un confronto sulle questioni più
rilevanti che la Città si appresta ad affrontare. A tali richieste però il Sindaco ed il suo staff non hanno mai
avuto né il garbo né tantomeno la sensibilità istituzionale di rispondere in nessun modo, né formale né
informale, preferendo invece ignorare del tutto la richiesta che proviene da una parte rilevante della classe
dirigente di questa Città per un momento di confronto operativo e programmatico con il primo cittadino. Si
è preferito rifiutare invece ogni forma di confronto con chi, come gli Ordini professionali è bene ricordarlo,
sono anch’essi Istituzioni dello Stato, emanazione del Ministero della Giustizia e non certo pericolose
consorterie che tramano ai danni del Comune.
Ricerca di confronto auspicato da circa un anno, che segue la disponibilità ad una collaborazione piena con
la nuova Amministrazione, subito ribadita dal nostro Ordine come da tutte le organizzazioni professionali
cittadine, all’indomani dell’elezione a sindaco di Rinaldo Melucci, quale volontà da parte di tutti di avviare
una nuova fase virtuosa dopo troppi anni inconcludenti in cui la città ha perso solo tempo e speranze.
Disponibilità che il nostro Ordine ha ribadito più volte anche all’Assessore Scarcia, collega serio e
competente, avviando con il suo Ufficio un confronto periodico che ci ha visti protagonisti in vari incontri e
tavoli tecnici e pienamente collaborativi anche nel momento in cui l’Amministrazione ha avviato le prime
azioni verso il redigendo Documento Programmatico Preliminare e la ricerca delle figure tecniche da
inserire nel costituendo Ufficio di Piano per il nuovo Piano Urbanistico Generale.
Disponibilità e ricerca di confronto che il nostro Ordine, unitamente ad altre organizzazioni professionali ed
economiche cittadine, ha analogamente chiesto anche all’Assessore ai Lavori Pubblici Di Paola, senza
ricevere da quest’ultimo mai un minimo riscontro, proprio per discutere e condividere quelle azioni che il
suo Ufficio sta portando avanti soprattutto sui temi della riqualificazione del centro storico e per conoscere
le quali, ormai da mesi, possiamo solo contare sulle “veline” che l’Ufficio stampa di Palazzo di Città invia agli
Organi di informazione.
Ed è per questi motivi che l’attacco di Palazzo di Città nel confronti del nostro Ordine professionale risulta
inaccettabile, segno di una profonda e preoccupante caduta di stile di una Amministrazione che dimostra
prima con i fatti e ora con le parole di non essere abituata al confronto e di non accettare
alcuna intromissione in questioni di rilevanza ed interesse pubblico che vengono affrontate invece con
l’impostazione culturale e l’approccio metodologico tipiche dell’azienda privata.
Per questi motivi rispediamo al mittente ogni illazione puerile relativa a ipotetici quanto surreali mutazioni
addirittura in partito politico del nostro Ordine professionale, reo di avere lamentato ciclicamente una serie
di mancanze o avere a più riprese sollevato alcune criticità e per questo annoverato subito tra i nemici di
questa Amministrazione comunale.
Rispediamo al mittente con fermezza le volgari illazioni avanzate nella nota stampa, secondo le quali
desidereremmo incontrare il Sindaco per avanzargli “non meglio precisate esigenze”.
Ricordiamo al Sindaco, probabilmente disinformato, che l’azione dell’Ordine degli Architetti di Taranto è da
anni sempre costante, vigile e altamente presente in ogni fase della vita cittadina, confermata non già dalla
partecipazione a “tavoli e vetrine inconcludenti” ma dalla enorme mole di documenti prodotti, interventi,
proposte professionalmente e culturalmente qualificate e di alto profilo e trasmesse gratuitamente e con
grande spirito di servizio alle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi anni.
Iniziative tutte prontamente registrate da una stampa locale che ha sempre prestato grande interesse,
attenzione ed ascolto a quanto da noi prodotto, la cui copiosa rassegna stampa da noi raccolta in questi
anni ci accingeremo ad inviare quanto prima in copia per opportuna conoscenza.
In ultimo, chiudendo una polemica che riteniamo sterile ed improduttiva, priva di contenuti ed innescata da
una male intesa e preconcetta interpretazione delle nostre posizioni, fatta di frettolose quanto
disattente letture di alcune nostre dichiarazioni, ribadiamo al Sindaco la volontà di un incontro dal quale
possa finalmente scaturire, al di là delle azioni quotidiane che svolgiamo già con i vari Assessori delegati al
ramo, un percorso di confronto costante con l’Istituzione comunale al suo massimo livello sui grandi temi
per i quali, con il supporto di tutti gli attori sociali, la città in tutte le sue componenti deve dare le più
opportune ed efficaci risposte.
Il Consiglio dell’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto
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